Il tramonto dell’Occidente di Oswald Spengler, In Patagonia di Bruce Chatwin, Viaggio in Italia di Goethe, un saggio sulla scienza di Asimov, un compendio sul Declino e caduta dell’Impero Romano: questi sono alcuni dei titoli che mi sono letto e riletto in questo ultimo anno e mezzo di pandemia. Oh, ce ne sono molti altri, ma questi titoli, diversamente da altri, li ho letti e riletti pedalando in cyclette…
Sono sempre stato molto attento alla forma fisica e già una dozzina di anni fa avevo pensato di portarmi in casa una cyclette e qualche attrezzo ginnico. Strumenti che potevano essermi utile nei periodi in cui non si poteva fare dell’attività all’aria aperta.
Devo ammettere che questi attrezzi mi sono serviti. Soprattutto la cyclette e soprattutto in questo ultimo anno e mezzo di pandemia: l’ho quasi consumata a furia di pedalate.
A dire il vero non è sempre stato semplice trovare la motivazione per mettersi a pedalare stando chiuso in casa, durante i vari periodi di chiusura, ma da quando mi sono aiutato con la lettura tutto è stato più semplice e utile.
Ora siccome con la musica non sempre mi trovavo a mio agio, ho provato a leggere qualche libro, mentre pedalavo qualche libro, e le cose sono andate notevolmente meglio visto che neppure mi accorgo del tempo che passa.
Certo la scelta è caduta sui saggi e sui libri di viaggio. Sulle opere che magari devi rileggere più volte per capire esattamente il significato o per immedesimarti completamente.
Probabilmente se mi fossi orientato su racconti e romanzi non sarebbe la stessa cosa e avrei avvertito la stessa sufficienza che provavo ascoltando la musica.
Ma sono davvero contento di aver ripreso in mano certe opere in questa maniera. Oltre ad aiutarmi a livello fisico, mi stanno ispirando anche diversi post.
Alla fine fare un paio di sessioni al giorno per un totale di un’ora, leggendo o rileggendo le pagine di un saggio si è rilevato stimolante e per nulla noioso, anzi devo dire che il risultato è stato più che proficuo.
Certo qualche allenatore sportivo avrà sicuramente da obiettare. Dirà che leggere sulla cyclette non è il metodo migliore per allenarsi, ma io non devo fare un’Olimpiade, non devo correre una Maratona e neppure partecipare al Giro D’Italia, perciò ritengo che per un po’ di attività fisica basti e avanzi, senza dimenticare il vantaggio culturale.
“Grazie per la lettura”
Immagine - “Prototipo di Unto e Voigt” (Pubblico Dominio)
Io faccio la cyclette guardando la tv,un'attività che è un ripiego rispetto a una bella pedalata all'aria aperta!
RispondiEliminaho la cyclette in una stanza senza televisione, però una volta l'ho spostata in salotto e mi sono fatto uan tappa con i ciclisti del giro d'italia
EliminaP. S. Sara ho lasciato un commento di risposta sul tuo ultimo post verso una persona che non stimo affatto per come usa e interagisce con i blog. Volevo scriverti ma non ho trovato un tuo indirizzo email
Spero tu abbia una cyclette moderna e non come quella in foto
RispondiEliminaalla mia manca solo il cardiofrequenzimetro :-D
Eliminariscaldamento in palestra, pedalare sul posto non mi entusiasma molto... ma per leggere il mio must resta un lungo viaggio in treno
RispondiEliminaSenza dubbio, molto meglio leggere in treno che in cyclette
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