domenica 25 luglio 2021

Il pane sciocco di Dante Alighieri

La fonte che ho usato per questo post mi dice che nel diciassettesimo canto del Paradiso della Divina commedia di Dante Alighieri, il suo trisavolo messer Cacciaguida - profetizzando l’esilio prossimo del poeta toscano - descrisse il disagio di chi dovrà mangiare del pane prodotto con il sale. Un po’ il disagio di ciò che provai io in quella mia prima vacanza da adolescente, quando invece mi trovai a dover mangiare del pane sciocco, non avendone a disposizione altro. 

 

La prima vacanza estiva con gli amici la feci in un campeggio di Punta Ala in Toscana

Bello ripensandoci adesso. La ricordo per molti motivi. Avevo appena superato l’Esame di Maturità e pochi mesi dopo sarei partito per il servizio militare

Potrei dire che mi divertii pochissimo perché stupidamente avevo lasciato la ragazza che amavo convinto che avrei fatto chissà quale follie e non volevo tradirla, perciò passai la maggior parte de tempo a pensare a lei e al fatto che magari si stava cercando un altro ragazzo. 

Potrei raccontare dell’effetto che mi fece l’intonazione dialettale del casellante toscano all’uscita dell’autostrada poco prima di imboccare la strada del mare. 

Ma preferisco parlare soltanto di quel primo incontro e della prima esperienza che feci il pane sciocco. Ammetto che prima di allora neppure sapevo che si usasse: mi bastava la classica michetta lombarda. 

Già, non sapevo che in toscana e in altri posti del centro Italia si usasse preparare il pane senza il sale. E Dante mica me lo aveva suggerito, la sua arte la conoscevo quel tanto che mi era stata utile per superare l’Esame di Maturità ma di quel dettaglio illustrato in corsivo nel paragrafo iniziale di questo articolo non ne sapevo davvero nella. 

Be’ non fu per niente facile adattarmi i primi giorni. Mangiare con quel pane insipido non era una mia abitudine e non è che l’uso della saliera presente sul tavolo del ristorante del campeggio mi fosse di molti aiuto. 

Mi mancava qualcosa. 

Con il passare del tempo però mi sono ricreduto. Il sale nella mia dieta adesso è sempre meno presente e in quelle rare occasioni che ho visto in un panificio del pane sciocco in vendita l’ho comprato e me lo sono davvero gustato, avendo capito come abbinarlo e come saltarne il sapore. Tanto che ora potrei addirittura capire cosa intendesse dire messer Cacciaguida quando si rivolgeva a Dante. 

 

“Grazie per la lettura” 

 

Fonti: 

- Pane sciocco 

 

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