lunedì 21 giugno 2021

Buttare il televisore

Più passa il tempo e più sono convinto che se le persone, in ogni luogo della terra, di comune accordo, senza esitazione e paura, dovessero buttare all’improvviso il televisore per sempre, la società cambierebbe. Naturalmente, all’inizio, ci sarebbe uno scotto anche grave da pagare, ma in seguito la nostra società cambierebbe in meglio senza ombra di dubbio. 

 

Quando ero piccolino incontravo gente che era solita suffragare ciò che affermava sostenendo che lo aveva detto la televisione. A me è successo parecchie volte e suppongo sia capitato un po’ a tutti un fatto simile. La televisione era la Bibbia della verità. 

Da piccolino non ci facevo caso, mi pareva quasi normale, per me quello che facevano Rusty o Rin Tin Tin non potevano essere oggetto di nessuna critica, ma ripensandoci adesso trovo un pochino inquietante questo aspetto. 

Insomma questi ricordi la dicono lunga sul potere che la televisione aveva allora ma sarei un bugiardo se dicessi che ora questo strapotere sul pensiero comune della gente - per conto mio ancora un paio di spanne sopra quello dei social - non esistesse più. 

Ogni volta che l’accendo e seguo un programma di attualità o un semplice contenitore di notizie devo cambiare canale inorridito da ciò che vedo e sento. Ecco perché sono convinto di ciò che ho scritto nel paragrafo iniziale. 

Adesso so benissimo che se di colpo la televisione sparisse dalla nostra vita, scoppierebbero delle grandi problematiche di ordine sociale, succubi come ne siamo non escludo neppure una guerra, ma a lungo andare, nel giro di pochi decenni la società tornerebbe a essere più sana e vera. 

Magari è soltanto una mia impressione o in mio punto di vista ma il livello superficiale e la modalità che la televisione usa ogni giorno per instupidirci è semplicemente metastatico. 

Nell’ultimno anno poi a me sembra che peggiori giorno dopo giorno. 

Gli zaffi si propagano nella nostra mente in modo esponenziale, attraverso una miriade di programmi che sembrano studiati appositamente allo scopo di stordirci. 

Programmi sportivi che parlano d’altro e si perdono nel costume più becero. Programmi politici che parlano di sport, musica utilizzata per fare politica, giornalismo mediocre, lobby sempre più potenti. Mi chiedo sempre cosa potrei mai vedere e sentire di peggio. 

Questo ovviamente è ciò che passa sulla televisione pubblica e accessibile a tutti, poi ci sono quelle a pagamento, quelle che per denaro stanno distruggendo tutti valori possibili, ma in questo caso basta essere poveri o ricchi (dipende dal punto di vista) per uscirne indenni. 

Forse ci verrebbero dieci anni, forse venti o trenta, per fare in modo che le coscienze ritornino vergini. Magari ci sarà un futuro in cui si parlerà della malvagità della televisione ma questa non ci sarà più.

 

 “Grazie per la lettura” 

 

Immagine - Pubblico Dominio 

 

8 commenti:

  1. Qualche giorno fa mi sono imbattuto in questa frase di MArcuse: «Il bisogno di svagarsi con i divertimenti forniti dalla cultura industrializzata, è repressivo esso stesso, e la sua repressione è un passo verso la libertà.»

    In altre parole la televisione, di cui molte persone non riescono a fare a meno e prodotto della civiltà moderna, è una forma di repressione e quindi, abolirla, proprio come ha scritto lei, porterebbe a maggiore libertà.

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  2. Penso che il tutto avvenga in maniera automatica in chi acquisisce pienamente la consapevolezza di quanto possa essere distruttiva la manipolazione mediatica racchiusa dentro e dietro lo schermo televisivo e non solo. Credo che già questa consapevolezza possa essere un passo verso la libertà e quindi la rinuncia verso quel fine che passa lo strumento televisivo.

    Buon inizio settimana...


    L.

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  3. Confermo e sottoscrivo la tua analisi. Ormai riesco a guardare solo programmi sportivi ma, sempre più spesso, tolgo l'audio per la pessima qualità dei commenti.

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    1. Io guardo le partite di questo europeo con dei canali esteri, almeno imparo le lingue e non mi arrabbio per la retorica dei nostri commentatori

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  4. Io la vedo solo la sera, non sempre, e solo film, non mi interessano altri programmi.
    Ma è uno strumento di cui posso fare a meno.

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    1. qualche film se capita, documentari ma non quelli degli Angela, calcio e ciclismo. Nulla di più

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