mercoledì 26 maggio 2021

Pane e sport

Pochi giorni fa mi sono accorto che mentre facevo merenda con un panino e salame stavo guardando due eventi sportivi in contemporanea: una partita dell’Inter in televisione e l’arrivo di una tappa del Giro d’Italia in streaming sul portatile. Una volta c’era il “Panem et circenses”, adesso si chiama pane e sport… 

 

L’anno scorso quando per la pandemia tutta la programmazione sportiva è stata chiusa non me la sono presa più di tanto. In fin dei conti non sono più malato di sport come quando ero un ragazzino, cosa del tutto ragionevole a quell’età. 

Insomma non vivo di sport e non mi fanno molta tenerezza coloro che lo prendono troppo sul serio - con tutto quello che vediamo e sperimentiamo ogni giorno -  quelli che si esaltano per una vittoria o si deprimono per una sconfitta del loro beniamino o dei loro beniamini. Trovo sia un po’ da poveretti. 

Detto questo ammetto di essere rimasto sconcertato e un pochino perplesso e mi ha suggerito questa riflessione il fatto di essermi accorto di seguire due eventi sportivi in contemporanea mentre mangiavo un panino all‘ora di merenda. 

Forse l’ho fatto senza pensarci veramente ma la considerazione che che viviamo di pane e sport mi rende davvero triste. 

La televisione è un’invasione di eventi sportivi, senza soluzione di continuità. 

È un continuo martellamento. 

E i social, dominati da status dello stesso tenore, non sono da meno. 

Tennis e tennisti, nuoto e nuotatori, calcio e calciatori, ciclismo e ciclisti, maglie rosa e maglie gialle, e poi automobilismo e motociclismo e per fortuna abbiamo superato l‘iverno con la sfilza di sport invernali. 

Non c’è un canale libero sia sulle televisioni nazionali, sia su quelle commerciali e ovviamente su quelle con i canali a pagamento. Fatto un evento ne arriva subito un altro. 

Finito il campionato di calcio e tempo di finali. 

 Finale di Champions League. Finale di Europa League. Europei di Calcio al via di partenza: Mancini, Verratti e Ciro Immobile. Olimpiadi in Giappone. Portabandiera maschili e femminili e poi spot con campioni sportivi. 

Tutta roba da seguire in televisione o in streaming sul personal computer mentre si mangia un panino con il salme, con il formaggio, con la mortadella di bologna… 

Pane e sport. Sport e pane. 

Già pare proprio che non ci sia molta diversità con la plebe romana che frequentava il Circo Massimo

Che sia un gioco o un giogo del potere? 

 

“Grazie per la lettura” 

 

Immagine - “Partenza al Giro d’Italia” di Nino di Mei 

 

4 commenti:

  1. Sembra quasi che il potere del denaro abbia corrotto ogni angolo, perché poi a prescindere dal canale dove segui un evento sportivo quel tarlo che possa essere un giogo del potere si fa sempre più martellante...

    Anche solo questo tarlo potrebbe essere una valida testimonianza di sentirsi "derubati" in qualcos'altro che in ogni modo lo si sostituisce con il denaro, per il denaro e nel denaro... Che tristezza oso dire.


    L.

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    1. Un commento che avrei potuto scrivere anch'io...
      Aggiungo che il denaro sta pure sfalsando quelli che erano una volta i veri valori sposrtivi

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  2. Una questione interessante è quanto questa "distrazione di massa" sia voluta dal potere politico e quanto sia spontanea (lo sport fa + pubblico, quindi + pubblicità e + profitti)...

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    1. Vero... ma la questione diventa ancora più interessante se proviamo a mettere il tutto nello stesso calderone

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