sabato 24 aprile 2021

Alla Terra non importa nulla di noi miseri esseri umani

Pochi giorni fa - se ricordate - si è celebrato la giornata della Terra, peccato che alla terra non importa nulla di noi miseri esseri umani. Non siamo niente di niente per lei. La Terra è sopravvissuta a catastrofi e cataclismi, mica può temere esseri ipocriti e insignificanti come noi. 

 

La Terra ha circa quattro miliardi e mezzo di anni di vita. Durante la sua esistenza ne ha viste di cotte e di crude. Più di una volta ha dovuto iniziare tutto da capo e non si è mai arresa. 

Adesso si ritiene che abbia ancora un miliardo di anni di vita, ma per la vita come intendiamo noi questa possibilità teorica non va oltre il mezzo miliardo di anni. 

Temo tuttavia che la nostra evoluzione non ci possa far vivere per tutto questo tempo. 

Siamo troppo stupidi e superficiali per poter sperare in generazioni perpetue di esseri umani. 

Ma la Terra non è fragile come si pensa. La sua natura gli ha consentito di sopravvivere a impatti con meteoriti e a eruzioni vulcaniche soffocanti. La sua natura gli ha permesso di sopravvivere e di trovare nuova linfa a fronte di cataclismi devastanti. 

La Terra è sopravvissuta all’impatto con il protopianeta che ha dato vita alla Luna, ma più di una volta ha rimescolato le carte cancellando con estinzioni di massa specie vegetali e animali con la totale indifferenza. 

La Terra non è fragile come si pensa e non ha bisogno di essere celebrata in modo plateale e ruffiano. Sa benissimo qual è il suo ruolo e sa benissimo quanto contiamo noi. Sa arrangiarsi da sola senza la nostra ipocrisia: se potesse parlare ce lo direbbe senza ombra di dubbio e si farebbe pure una grassa risata e non alle nostre spalle. 

Ecco, non è con la retorica e con le finte pacche sulle spalle che salveremo la Terra. Non è lei il problema in fondo. Basta togliersi le fette di salame dagli occhi per capire che dobbiamo salvare noi stessi prima di tutto. 

Ma temo che questo non sia poi tanto semplice. Anzi sono molto pessimista al riguardo. 

Se non recuperiamo una nuova e vera forma di etica che ci guidi e una profonda integrità morale non credo possa essere tanto facile sperarlo, soprattutto perché questo rigore che invoco è in antitesi con ciò che consideriamo egoisticamente più prezioso. 

Non è forse vero? 

 

“Grazie per la lettura” 

 

Immagine - “Paesaggio” di Nino di Mei 

 

6 commenti:

  1. Concordo, alla terra non frega nulla di noi, e non è lei ad avere bisogno di noi, ma noi di lei (questo concetto facciamo sempre molta fatica a interiorizzarlo). Eppure noi, i Sapiens Sapiens, siamo quelli che hanno fatto più danni rispetto a tutte le catastrofi precedenti da te menzionate. Siamo quelli che hanno fatto estinguere più specie animali e vegetali di ogni catastrofe precedente e siamo quelli che, per la prima volta nella storia del pianeta, hanno piegato il pianeta alle nostre esigenze, laddove era sempre successo il contrario (fino al nostro arrivo erano le specie animali e vegetali ad adattarsi al pianeta).
    Comunque sia, concordo sul fatto che queste giornate lasciano in genere il tempo che trovano.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In un film di fantascienza (Matrix, il primo) le macchine ci definivano il cancro della società, ora con la sesta estinzione di massa, quella provocata dal nostro comportamento, siamo ancora lontani da quelle che hanno caratterizzato il nostro passato: 250 milioni di anni fa scomparve quasi il totale del mondo marino, senza dimenticare la scomparsa dei dinosauri e quello che avvenne 75000 anni fa a Toba che quasi cancellò il genere umano. Diciamo che noi siamo i soli a fare danni di proposito e senza un cambio radicale del nostro scopo di vivere faremo un disastro colossale, ma la terra si limiterà a farci sparire del tutto. Grazie Andrea

      Elimina
  2. La terra vivrà ancora per molto tempo dopo di noi

    RispondiElimina
  3. Ciao Ferruccio, ne avevamo già parlato della terra. Pronti e via, si va su Marte con Mask.Queste giornate della donna, del pianeta 🌏.. sono delle grandi ipocrisie, come dici tu.
    Il giorno dopo, si parla d'altro. E' troppo tardi, la pezza non si può più mettere. Mi fermo, perché in un social mi hanno dato della catastrofista! 😊
    Buona serata Ferruccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le giornate specifiche servono solo per lavare la coscienza, poi non cambia nulla se non cambia l'essere umano e siamo troppo lontani per cogliere un cambio del sistema di vita.

      Elimina

Questo blog ha i commenti in moderazione.

Info sulla Privacy