Ero quasi convinto che facebook sarebbe imploso nel 2020. Questa previsione risale al 2017 circa, l’ultimo anno in cui ho cercato di proporre dei nuovi progetti sul social di Zuckerberg. Per il momento la piattaforma c’è ancora, ma credo sia sopravvissuta grazie alla pandemia e non è che stia brillando…
Rimango sconcertato quando mi trovo nelle notifiche di facebook una richiesta di amicizia, come resto sbalestrato quando mi trovo la supplica per un like a una pagina.
Mi domando chi sono questi soggetti che ancora credono in un social che ormai è soltanto simile a uno zombie. Li considero un po’ come quei ritardatari che si recano a un buffet quando sul tavolo non c’è più nulla, ma si accontentano delle briciole pensando che chi li ha preceduti ha mangiato le stesse cose.
Lo ammetto, per trovare l’ultima volta che ho usato facebook per un mio progetto dobbiamo tornare indietro sino al 2017.
A dire il vero già sapevo che non sarebbe servito a nulla, ma stavo vivendo una situazione tragica a livello personale e pensavo che illudermi con qualche like e qualche condivisione mi avrebbe fatto star meglio e creai delle pagine quasi in apnea.
Tuttavia, come ho scritto, seppure inconsciamente, sapevo che non ne avrei cavato più nulla.
Dopotutto ho cominciato a cogliere il declino della piattaforma di Mark Zuckerberg a metà del decennio scorso.
Quando avevo raggiunto il limite dei cinquemila “amici” e quando i continui aggiornamenti degli algoritmi hanno cominciato a penalizzare chi non investiva.
Da allora infatti non mi sono più interessato alle “amicizie”.
Da allora invece che pensare ad aggiungere ho iniziato a togliere e basta un nonnulla adesso per essere rimossi dai miei contatti.
Da allora ho iniziato a cogliere sul social quella decadenza tipica che porta a un'implosione e se per il momento non c’è ancora stata, paradossalmente, si deve alla pandemia.
I lockdown, le zone rosse, l’uso delle rete ha portato la gente, gli iscritti e soprattutto - suppongo - i nuovi iscritti a un bisogno di interazione che senza covid19 non si sarebbe mai verificato.
Ora mi chiedo cosa si cerca ancora. Mi domando cosa si spera di trovare ancora in questo cimitero di elefanti.
Già, perché non ho dubbi sul fatto che sia soltanto un colpo di coda della piattaforma e che l’implosione non sia molte lontana. Non si è verificata l’anno scorso ma è nell’aria, statene certi.
“Grazie per la lettura”
Eppure io continuo a credere che così come in un blog anche un profilo facebook possa essere lo specchio di chi lo anima.Il punto è :come lo anima e cosa vuol dire davvero animare?
RispondiEliminaCito dalla Treccani:
animare v. tr. [dal lat. animare «vivificare, dar vita», der. di anĭma «anima»]
Un oggettività fatta anche da soggetti ,persone che sentono il "bisogno" di dare vita ... Ma un "cimitero " è anche un luogo di silenzio differentemente da facebook...
Buona giornata
L.
Io credo che anche una certa tipologia di blogger siano finiti e siano destinati a implodere allo stesso modo di facebook. La riflessione su facebook nasce dal fatto che vedo rispuntare dinamiche che erano già inutili cinque anni fa e non c'è una vera "anima" in questo comportamento e l'associazione a un "cimitero di elefanti" è metaforico.
Eliminagrazie
Ci ho pensato un po' e ci sono diversi motivi per usare Facebook. La pandemia può averlo aiutato perché è il social più frequentato e più volte nell'ultimo anno ho pensato che se quei furboni di Google avessero creduto in Google+ avrebbero avuto un'ottima occasione per promuoverlo. Devo anche dire che la nuova interfaccia di Facebook secondo me sta causando più danni di tutto perché tanta gente ha problemi con la pesantezza, con i cambiamenti estesi alle pagine e via dicendo.
RispondiEliminaUn grosso errore che ha fatto google è stato, dal mio punto di vista, il voler concorrere con facebook. Seguiva un suo progetto e si sarebbe trovato con un'utenza sua meno superficiale di quella di facebook, ma ormai è tardi.
EliminaAnch'io credo che molto sia dovuto al fatto che si usi ancora anche perché compare dappertutto. Basta prendere un telefono nuovo e compare l'icona di facebook anche se non si ha un'account. Temo però che già da anni sia entrato in una fase calante che diverrà sempre più esponenziale, hai evidenziato molto bene uno dei suoi punti deboli ma da parte mia c'è anche quello di non aiutare i progetti che non sono stabilmente sui facebook