martedì 2 febbraio 2021

L'arte dell'Ispettore Derrick

Settimana scorsa mi sono rivisto diversi episodi dell’Ispettore Derrick. Una decina, un paio ogni sera. C’è da dire che negli anni ottanta, quando erano trasmessi sulla RAI, non mi perdevo una puntata. Ma diversi episodi mi erano sfuggiti. Uno di quelli che ho visto era ambientato nel mondo dell’arte e delle spie. Si parlava di tele a olio, di mostre e di gallerie d’arte. Sono rimasto sbalordito vedendo un quadro che sarebbe potuto essere di… 

 

Negli anni ottanta cercavo di non perdermi un episodio di Derrick. Se dovevo uscire, aspettavo che finisse la puntata prima di andarmene e spesso non uscivo affatto. Dopotutto era un rito in casa ed era apprezzato da tutti i miei famigliari. 

Non volava una mosca quando erano trasmessi in televisione e per diversi anni in casa siamo rimasti abbonati alla visione. Dal sottoscritto a mio fratello, da mia sorella a mia madre e poi c’era lui, soprattutto lui, mio padre. Mio padre era proprio un fan affezionato, perdonatemi il gioco di parole. Adorava Derrick e tutte le sue avventure. Adorava Derrick sotto tutti gli aspetti. 

Insomma ho rivisto con piacere alcuni episodi l’altra sera e mi ha sbalestrato, soprattutto, come ho scritto nel paragrafo introduttivo, una puntata legata la mondo dell’arte. C’era un pittore, c’era un mercante d’arte, c’erano contratti… e sotto sotto c’erano delle spie. 

Al di là dell’episodio in se - episodio che non avevo mai visto - ciò che mi ha colpito, in particolare, è la presenza di un quadro che ricorda molto lo stile e la pittura di mio padre

Si trattava di una tela a olio con una piazza e un campanile. Non si trattava di Venezia ma era simile, per colori e fattura e anche per dimensione, a quello che ho inserito come immagine in testa a questo post. 

Stavo guardando l’episodio con mio fratello e confesso che pure lui ha avuto la mia stessa impressione. 

Ovviamente sono cose che non vogliono dire nulla. Non so neppure perché ho scritto un post in proposito. Deve essere scattato qualcosa nel mio inconscio a dirla tutta. 

Ora non so neppure se mio padre aveva avuto modo di vedere quell’episodio. Mi piace però pensare che non gli era passato inosservato e magari per qualche istante, notando quel quadro, aveva avuto un sussulto e aveva pensato che uno scrittore tedesco si era ispirato alla sua opera prima di sceneggiare quell’episodio. 

Lo so, è un pensiero balordo ma mi pare quasi di vedere mio padre sorridere. 

 

“Grazie per la lettura” 

 

Immagine - “Piazza San Marco” di Nino di Mei 

 

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