Da una settimana la connessione internet fa i capricci. Tutto è iniziato sabato scorso, con le prime vere notte gelide e le giornate sotto zero successive alle copiose nevicate. Sembra quasi che qualche ripetitore sia stato sepolto dalla neve o avvolto dal ghiaccio. Per uno scrittore che si serve di un blog e di molte altre risorse sul web, il problema è serio, specialmente se si trova chiuso in casa.
Nel mio paese di montagna non c’è la fibra e la scelta per la connessione ideale da utilizzare per la propria attività non è ampia, perciò con quello che si adotta, come accade per il segnale del telefono e per la televisione digitale, capita spesso di restare a piedi. Un po’ come sta accadendo in questo periodo, da sabato scorso per l’esattezza.
Ovviamente ho chiamato l’assistenza tecnica, tuttavia loro mi hanno risposto dicendo che ho una banda minima garantita e quindi non posso neppure pestare troppo i piedi, malgrado il caricamento delle pagine sia dieci volte più lento del solito e malgrado molti servizi si blocchino sul più bello, insomma il garantito è soltanto sulla carta.
Certo per uno scrittore staccarsi dalla rete, a volte, può essere anche un aspetto positivo e salutare.
Potrei approfittarne per concentrarmi e dedicarmi alla scrittura di nuovi racconti, ma quando ci sono tutta una serie di servizi su cui si fa affidamento per la propria professione capite che non è per nulla facile.
Ho problemi a usare l’home banking, tanto per cominciare.
Ho problemi a controllare le varie e diverse caselle di posta.
Ho problemi a fare una semplice ricarica online per il telefono cellulare.
Ho problemi a usare la piattaforma di blogger e ho bisogno del doppio del tempo per impostare e programmare un post.
Ho problemi a rispondere ai commenti che ricevo sul blog.
Ho problemi a usare i profili di linkedin e di facebook, visto che le pagine delle interfacce in questione si fermano sul più bello. Ho problemi ad ascoltare la musica quando mi voglio svagare un poco ed è meglio non dire nulla riguardo allo streaming.
Riesco a ottenere qualcosa solo in determinate fasce orarie, ecco perché sono convinto che si tratta di una mancanza di banda, dovuta a qualche guasto tecnico sui ripetitori, molto probabilmente.
Insomma se non mi vedete attivo come al solito, sapete qual è il motivo.
Non è la prima volta che capita, visto la dozzinalità e la scarsa professionalità di chi mi offre il servizio (purtroppo però non ho scelta).
Spero che i problemi si risolvano il più celermente possibile, nel frattempo proverò a scrivere.
“Grazie per la lettura”
Immagine - “Casolare nella neve” di Nino di Mei
Ti ringrazio per aver condiviso questa situazione, anche se non vivo in montagna ma in una città, noto anch'io alti e bassi e capisco meglio che succede anche ad altri. Mi sento un po' più tranquilla.
RispondiEliminaParlando più in generale, da un lato cerco di imparare di più sul digitale, ma dall'altro mi restano degli interrogativi, penso sempre a un piano B. Non mi allontano completamente dai metodi classici, metto online ma conservo lo scritto a penna, non si sa mai...
Fai bene Patrizia... Io ho sempre lavorato nel mondo dell'information technology, ma devo confessare che non ha mantenuto le promesse che molti anni fa si prospettavano
EliminaPurtroppo siamo ormai dipendenti dalla tecnologia e, quel che è peggio, da chi la elargisce.
RispondiEliminaDici bene, purtroppo!
EliminaRestare senza rete è un rischio che corriamo tutti. Non te la prendere
RispondiEliminaA volte non è mica facile, non sclerare
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