Si è concluso un altro anno di blogging e con questo ultimo articolo del 2020 voglio condividere con voi le sensazioni che mi ha lasciato addosso questa attività. Non si tratta di un puro resoconto statistico, anche se faccio qualche accenno tra le righe, più che altro è una verifica etica, quasi filosofica, di ciò che ho toccato con mano...
Quest’anno è stato molto particolare e non solo a causa della pandemia, chi mi segue si è accorto che ho quasi dimezzato le pubblicazioni dei post ma credo allo stesso tempo di aver alzato l’asticella della qualità degli stessi, frutto di un proposito che ormai mi tormenta da anni, d’altra parte i lettori non sono mai stati tanti come in questo anno e le citazioni di prestigio ottenute hanno aumentato in maniera quasi esponenziale la mia reputazione, segno che ho fatto un buon lavoro e ottime scelte.
So che non è stato semplice essere sempre all’altezza e so che questo mio modo di vedere il blogging, ancora più verticale e specifico, possa aver sconcertato i lettori, ma non sono pentito di aver allontanato in malo modo certi personaggi che non sono stati in grado di capire il tono di voce del mio blog.
E soprattutto le mie esigenze.
Adesso non ho dubbi sul fatto che il blogging abbia bisogno di acquisire una sua dignità e questa non può crescere se non abbiamo il coraggio di allontanare gli aspetti superficiali e deleteri che ci ruotano intorno.
Non ci può essere dignità se usiamo un blog per fare del bullismo da ragazzini di terza media, confondendo il tutto per simpatia e brillantezza e continuando a essere ipocriti.
Non ci può essere dignità nel blogging se continuiamo a usare un comportamento ruffiano solo per raccogliere il commento di un qualcuno che magari neppure legge ciò che è scritto.
Certo pure a me è capitato di finire ancora in queste dinamiche durante questo 2020, ma sono più che mai consapevole che sia giunto il momento di chiamarmi fuori una volta per tutte da certe ridicole strategie.
Ammetto che certi blog ormai mi fanno ribattere solo alla lettura del titolo del post e molti altri mi mettono a disagio per la bassa qualità dei commenti.
Occorre dignità nel blogging se davvero desideriamo comunicare e trasmettere qualcosa di positivo e di valido anche per chi legge.
Occorre dignità per capire che spesso non si tratta solo di un gioco.
“Grazie per la lettura e Buon Anno”
Fai benissimo a continuare per la tua strada con la tua identità e dignità. Nel 2020 anche il blogging ha riservato difficoltà particolari e anch'io ho leggermente calato il ritmo di pubblicazione cercando maggiormente la qualità. Sono certo che il 2021 ci riserverà comunque delle soddisfazioni.
RispondiEliminaEsattamente Identità e dignità, basta con chi banalizza il blogging perché non sa a cosa serve
EliminaGestire uno spazio e riempirlo di contenuti vuol dire imparare da zero, il che significa tempi lunghi, perseveranza, identità. Se volessi parlare di cose leggere io non starei ad aprire un blog. Dal risultato si vede il valore del lavoro, e questo deve venire riconosciuto.
EliminaCo sono social che sono fatti apposta per parlare di cose "superficiali"
EliminaIn realtà credo che il tipo di commento dipenda anche dai contenuti di partenza, e come sai molti blog sono concepiti per parlare del più e del meno. Capisco che un commento "facilone" in un blog dove si parla di scrittura e letteratura dia fastidio perché appare forzato, non attinente al post.
RispondiEliminaCon l'occasione ti auguro buon anno nuovo, speriamo che il 2021 sia un anno in cui le cose migliorino, in tutti i sensi.
Credo sia proprio il commento sui blog dove si parla del più e del meno a far perdere quella dignità al blogging di cui parlo. Credere che tutti i blog siano uguali soltanto perché sono accessibili e commentabili da luogo a molta ambiguità. Certi blog permettono offese e quant'altro e molta gente e molti lettori credono che si possa fare dappertutto.
EliminaAnche a te auguro un nuovo anno ricco di soddisfazioni Ariano
Grazie a te per la tua attività nella blogosfera, e tutti i miei migliori auguri per il nuovo anno che arriva.
RispondiEliminaAltrettanto a te
EliminaContinua come meglio ti viene e in bocca la lupo per l'anno nuovo
RispondiEliminaGrazie Ernesto, altrettanto
EliminaEd io lettrice rispetto molto la "qualità" del tuo blog ...grazie a questo tuo spazio ho rispolverato il libro "Cuore"dalla mia soffitta ,su cui ci stilasti un post nel tuo blog ...
RispondiEliminaTi auguro di cuore un Buon Anno e che possa proseguire qualitativamente ... esattamente come il tuo blog:)
L.
Buon anno anche a te e grazie
EliminaIo non ho diminuito il ritmo dei miei post,l'ho praticamente annullato! Le questioni riguardanti dinamiche e galateo da rete,tutto quello che va sotto il nome di BLOGOSFERA mi ha esaurito ma ci son voluti dieci anni. Credo che la dignità nel fare blogging non possa nascere che da una dignità personale ben definita e tale dignità, se circondata o assediata da moltitudini di belve feroci e ignoranti,è destinata a soccombere. E' l'ambiente in cui operi a condizionarti, c'è poco da fare, infatti la moderazione dei commenti impera, infatti i blog ideologici si parlano esclusivamente tra di loro. C'è una differenza sostanziale tra uno scritto su un blog e uno cartaceo, se leggi il cartaceo rifletti fra te e te, se fai lo stesso in un blog puoi intervenire in tempo reale, per me non è un vantaggio. Anzi.
RispondiEliminaInfine io ho scritto in rete perchè la ritenni a lungo un'occasione di liberazione e scambio, non ho mai pensato di farne un'attività remunerativa; scrivo per il piacere di farlo fina da ragazzo.E' anche un gioco ma serio, molto serio...il gioco è finito. Ripaserò per valutarese quanto dici a proposito di too e qualità corrisponda la vero. Buon anno.
Il vero problema del blogging, di un certo blogging, è l'ipocrisia. Leggere i commenti di gente maleducata obbliga a usare la moderazione e poi bisogna togliersi dalla testa quell'idea di blogosfera pensando di far parte di un'elite.
EliminaSul mio blog parlo di libri, parlo di arte, parlo di musica, parlo anche di filosofia e sono tutti aspetti legati anche alla mia sfera professionale, non mi va per niente di essere associato a bulleti che usano il blog come se fosse un social qualsiasi. Nel momento in cui prendiamo le distanze da quelle bestie feroci che citi, ci rendiamo conto che possiamo farlo solo se alziamo la qualità dl nostro "lavoro". Grazie Enzo e buon anno