In questo giorni mi sono accorto che il mio blog ha fatto cinquantamila commenti. Tanti, pochi, non lo so. Quasi un terzo di questi sono miei suppongo, visto che rispondo sempre. Non so quanti sono i lettori univoci che hanno commentato. Andando a spanne e considerando che negli ultimi tempi ho il commento di un nuovo utente a settimana, credo siano diverse migliaia. Tanti, pochi, non lo so. Certo, sui commenti, dopo tanta esperienza acquisita, vale la pena dire certe cose: insomma un post della serie dimmi chi ti commenta e ti dirò che blog hai.
Il boom dei commenti sul mio blog si è avuto tra la fine del 2010 e la fine del 2013. Ogni post era molto commentato, sia che il contenuto fosse serio sia che il contenuto valesse una cicca.
Ogni giorno avevo un bel seguito di commenti prevalentemente sul post pubblicato, ma nei primi due anni il post del giorno era quello che portava il maggior numero di visite al blog stesso. Molta gente non perdeva un articolo e certi soggetti per qualche anno non mi hanno mai abbandonato.
Non erano tutte rose e fiori: il risultato era frutto più che altro di uno scambio, infatti molti dei blogger che in quel periodo hanno commentato il mio blog neppure sanno chi sono. Commentavano perché il mio nome era sotto i loro occhi immagino: indipendentemente da quello che scrivevo e da chi ero.
Confesso che già allora mi facevo molte domande sulla veridicità dei commenti che giungevano da me.
Mi bastava osservare quale post l’utente commentasse per capire esattamente quale fosse il reale interesse per il mio blog e questo aspetto mi ha spinto a fare determinate scelte.
Non ne sono pentito.
Sul blog oggi ricevo in media - con i miei di risposta - una cinquantina di commenti a settimana (ovviamente non conteggio quelli che si fermano sui social). Più della metà di questi commenti arrivano su vecchi post. Li trovo nella cartella di posta per essere moderati e per me è bello monitorarli in questo modo.
Allo stato attuale i commenti sul blog - non quelli sui social che paradossalmente hanno acquisito maggiore peso ma in questo caso arrivano in maniera spontanea - non li cerco neppure più. Dopotutto ho altri strumenti per misurare la reputazione e l’autorevolezza del mio blog senza illudermi che sia il numero di commenti a fare la differenza, tutt’altro.
In fondo l’interesse per le mie attività che cerco di suscitare tramite il blog mi è arrivato da persone che non hanno mai commentato, mi è arrivato quasi sempre da persone che non hanno un blog o un sito e che spesso usano la rete per scopi precisi e non per giocare.
Ho trovato e trovo miei contributi in libri cartacei, in tesi di laurea e su blog e su siti che neppure immaginavo.
Ora non mi importa se molta gente che mi leggeva un tempo non mi commenta, in fondo il numero dei lettori risultante dalle statiche non è mai calato.
Non mi importa se molta gente ha smesso di commentarmi perché si è accorta che non tollero una certa mediocrità, una certa disinformazione e sopratutto non ho nessun interesse a giocare con il do ut des.
I commenti se non danno un valore non servono a nulla, non c’è bisogno che qualcuno ve lo dica come dicevo nel titolo.
A volte basta soltanto aprire gli occhi e leggerli senza ipocrisia per capirlo.
“Grazie per la lettura”
Immagine usata - Riquadro di un post del mio profilo Linkedin
Adesso aspetto i centomila
RispondiEliminaVa bene, grazie
EliminaIo ci arriverò fra un migliaio di commenti, quindi diciamo almeno fra un anno.
RispondiEliminaOvviamente ci sono anche i miei in mezzo, come per te. Ma non sono pochi, dai.
Ho avuto anche io un boom, qualche anno fa.
In giro non vedo blog molto commentati, se non in casi rari. La gente si sposta altrove, sui social, dove io non sono.
Ma va bene anche così.
Io ricevo molti commenti su linkedin ma negli ultimi due anni mi piace parecchio come social. Ciò che mi colpisce e che ci sono commenti di gente straniera che traducono e leggono davvero...
EliminaGrazie Daniele
Ci sono anche commenti e commenti. Ci sono quelli che aggiungono qualcosa, paradossalmente anche senza commentare, e quei commenti scritti per creare bagarra (anche se qui non ne homai visti, forse li cancelli prima) in cambio di (cattiva) visibilità, perché sono aggrappati a quel che diceva quello del Barnum e forse giusto lì dovrebbero stare...
RispondiEliminaHai ragioni da vendere Massimo, anche se devo ammettere che ci sono stati due o tre personaggi che hanno cercato di usare i commenti per fare bagarra, ma li ho cacciati. Sai bene quanto i commenti "fasulli" e di "spam" pesino sulla reputazione di un blog. Non mi va di essere penalizzato da google per i capricci di qualche idiota. Sei sempre prezioso con i tuoi interventi Massimo e ti sento presente anche quando non commenti
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