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Nino di Mei |
Per gran parte della mia avventura scolastica la scuola è iniziata il primo ottobre ed è finita nelle prime settimane di giugno. Succedeva quello che succedeva in mezzo. Non sono mai stato bocciato e neppure rimandato (allora non c'erano i debiti). Vuol dire che mi facevo davvero più di tre mesi di vacanza e sopratutto non è che fossimo meno preparati dei fanciulli del giorno d'oggi.
Anzi.
Le vacanze finivano proprio con l'inizio della scuola il primo ottobre, anche se c'era un'avvisaglia della fine dell'estate con il ritorno all'ora legale e con la Fiera di San Matteo, in programma in paese il terzo lunedì di settembre, mercato che di solito serviva anche per acquistare un nuovo astuccio, qualche quaderno, a volte una blusa nera e magari un diario.
La scuola però in effetti non esisteva prima del primo ottobre (perdonatemi la ripetizione), almeno per me. L'estate me la godevo alla grande e la scuola la dimenticavo del tutto. E così ogni volta, il primo ottobre, era un anno diverso nel vero senso della parola. Sapevo che avrei incontrato e affrontato cose nuove e che l'asticella si sarebbe alzata un pochino. Lo sapevi da quelli che avevano qualche anno in più. Ma il primo ottobre ci si presentava magri e famelici e pronti per la nuova avventura e forse sognavo già di fare lo scrittore.
Adesso non so quanto le cose si sono complicate. Non so quando ogni scuola si è presa l'onere di iniziare il quindici o l’otto settembre o addirittura il primo settembre, Non so quando si è iniziato a parlare di autonomia scolastica. Non ai miei tempi. Non so quando ogni istituto si è preso la briga di fare di testa propria.
Mi pare però che la scuola non smetta mai adesso. Mi pare quasi che non ci sia più separazione da un anno all’altro. Mi pare che tutto sia diventato uniforme e piatto, anche se quest‘anno il covid19 ha stravolto un po‘ tutto il mondo scolastico.
In ogni caso, a me, pare ancora di sentire i passi sulle scale di casa dei miei cugini che vengono a chiamarmi per andare tutti insieme a scuola a piedi: il primo ottobre, ovvio.
“Grazie per la lettura”
Leggi:
- Soldatini, winchester e la Fiera di San Matteo
La vacanza era veramente vacanza, la scuola veramente scuola (come la Domenica era una vera Festa e gli altri giorni non lo erano)
RispondiEliminaDirei che oggi viviamo in una majonese impazzita.
bravo! Davvero una societò simile a una majonese impazzita
EliminaPrimo ottobre anche per me sono alla fine delle elementari, se non ricordo male
RispondiEliminaBei tempi
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