domenica 27 settembre 2020

La raccolta delle castagne

Nino di Mei (Art)
Se dovessi scrivere un giallo lo intitolerei La raccolta delle castagne. Non ho dubbi. Non per le castagne in sé ma per la location dove ambienterei la storia. Un luogo, quello dove andavo a raccogliere il frutto del castano, che sembra - o meglio pareva - l'ideale per dar vita a un mistero da risolvere... 


L'altro giorno, tornando in paese, passandoci vicino, mi sono ricordato del posto in cui andavo con la mia mamma a raccogliere le castagne. Allora avevamo un appezzamento sul pendio della montagna di fronte al paese e nel primo autunno quando noi bambini tornavamo da scuola, nei pomeriggi di bel tempo, andavamo a raccoglierle. 

Ho sempre trovato enigmatico quel luogo e confesso che non mi piaceva, come mi piace poco pure adesso. I castagni si trovavano in una zona del pendio molto ripida e bisognava fare molta attenzione anche per la presenza di sottobosco umido e scivoloso. 

Già questo, per noi bambini, era un fattore che rendeva quel luogo particolarmente oscuro, ma erano i paraggi della zona a creare il vero mistero. Non c'era il moderno ponte che adesso attraversa il torrente che dà il nome alla valle a una trentina di metri di altezza e per risalire dall'altra parte bisognava scendere sino al maggengo a fondovalle. 

Non passavano molte auto allora e c'era sempre un suono sinistro proveniente della vecchia centrale idroelettrica nell'aria. Subito dopo aver superato il torrente noi bambini ci inerpicavamo sul pendio spoglio e poco sopra ci stava un pianoro con una vecchia carbonaia. 

Ancora pochi metri e imboccavamo il sentiero che portava all'appezzamento. Quel sentiero era buio anche con il sole e la temperatura cambiava di colpo come se di colpo fossimo entrati in un bioma con un microclima del tutto differente. 

Ricordo che facevamo in fretta noi bambini, a nessuno piaceva stare in quel posto e riempivamo le borse e gli zaini nel più breve tempo possibile. 

Ora non so se passa qualcuno da quelle parti. Non so neppure se quell’appezzamento è ancora in possesso delle mia famiglia a dire il vero. Non ci passo da anni. Non so neppure se c’è ancora il sentiero, visto che intorno è cambiato un po’ tutto. Forse è un posto buono per i funghi e forse qualcuno ci rimette piede ogni tanto anche a cercare castagne. 

Non io tuttavia anche se quelle castagne erano la fine del mondo una volta finite sopra un focolare in una padella foracchiata



"Grazie per la lettura"

4 commenti:

  1. Quasi è ora di una bella padellata di burolle

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  2. In parte credo tu sia già riuscito a scrivere quel giallo.. perché ci si entra subito nella curiosità del mistero da risolvere leggendo .

    Buona serata


    L.

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    1. Non è tra i miei punti di forza scrivere un giallo, ma il commento e lusinghiero, grazie

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