martedì 15 settembre 2020

Il primo scrittore americano finito nella mia biblioteca

Nino di Mei
Sul mio blog, come ben sapete, parlo molto spesso di narrativa americana. Ho parlato spesso di Hemingway e di Mccarthy. Magari ho trattato meno Faulkner e Lansdale, ma ci sono di frequente anche loro. Tuttavia lo scrittore americano con cui sono entrato in contatto e che è finito per primo nella mia biblioteca, prima ancora di Jack London, è stato Mark Twain. 


Il mio primo libro è stato Le avventure di Pinocchio: storia di un burattino di Collodi, mi fu regalato da una zia, sorella della mia mamma, per il mio settimo compleanno (in fondo a questo posta trovate il link per leggere l’articolo in cui ne parlo). Precedette Il piccolo principe di Saint-Exupéry

Ora qualche titolo non lo ricordo, ma in seguito a riempire la mia mini biblioteca furono alcuni romanzi di Vernes e Salgari in primis, ma ricordo bene anche una versione di Tom Sawyer di Mark Twain

Ecco, adesso credo sia stato il primo libro scritto da un autore americano con cui sono venuto in contatto. Forse lo chiesi dopo aver visto un cartone animato o magari uno di qui film epocali che hanno immortalato il ragazzino leggendario di Twain

Forse non lo chiesi a nessuno e mi capitò tra le mani per caso, ma non me lo feci fuggire. Fu il primo libro di uno scrittore americano della mia personale biblioteca. Un libro indimenticabile, dalla copertina cartonata e che mi influenzò parecchio. 

Ispirò giochi, ispirò avventure e forse alimentò anche la mia passione, ancora nascosta, per la scrittura e provo sempre una certa nostalgia ogni volta che questo titolo mi passa davanti agli occhi. 

In seguito ho letto diverse cose di Mark Twain. Ho recuperato anche un’altra edizione di quel romanzo. Ho scritto anche molti post che lo riguardano sul mio blog e mi fa piacere che le idee che mi hanno permesso di redigere gli articoli della settimana in entrata.  

Non so più dove sia andato a finire quel libro che mi fece conoscere l'autore americano. Probabilmente si è consumato e si è rotto come altri libri di quel periodo. D’altra parte anche l’edizione che mi trovo in casa ha le pagine ingiallite per essere stato letto e usato molte volte. 

Certo, a livello soggettivo, non metto la narrativa di Twain sullo stesso piano di quella di Hemingway, ma il prode Tom, in certe pagine, sembra un pochino il mitico Nick Adams

Volete che non apprezzi un personaggio simile? 



“Grazie per la lettura” 


Leggi anche: 

- Il primo libro non si scorda mai

4 commenti:

  1. Einaudi se non sbaglio, mi pare di averlo visto
    Alessia

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  2. Oggi non lo so, ma per quelli della mia generazione, Tom Sawyer era un personaggio che comunque ti ritrovavi per forza di cose a conoscere e studiare nel libro di lettura delle scuole elementari, perché vi erano un bel po' di capitoli del capolavoro di Twain.

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    Risposte
    1. Anche ai miei tempi c'era, se non ricordo male. Riguardo oggi neppure io sono al corrente

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