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Nino di Mei |
La profezia di Celestino di James Redfield - Non so perché andai ad acquistare questo romanzo. Mi pareva una storia piena di sciocchezze da quello che avevo letto e sentito in giro allora. Invece ci caddi dentro come una pera cotta. Lo trovai nella libreria di un amico e lo comperai. Lo lessi nel giro una settimana. Lo lessi davvero ma non m convinse e ancora adesso mi chiedo cosa mi spinse, a parte la superficialità del momento, a portarmelo a casa. Ma certe cose funzionano in questo modo.
Candido di Voltaire - Anche questo romanzo non so come mi è capitato in mano. È un delizioso libretto filosofico tuttavia. Mi piacque. Lo lessi nel giro di una serata. Mi piacque moltissimo, ma confesso che non avevo considerato troppo Voltaire prima di quella lettura. Insomma non avrei mai pensato di andare a prendere un suo libro, erano altri i filosofi che mi incuriosivano e stimolavano il mio sapere. Invece, guarda un po'...
L'alchimista di Paulo Coelho - Una donna che frequentavo non faceva altro che parlami di questo romanzo. Non faceva altro che dirmi di quanto fosse bello e di quanto fosse di valore e un bel giorno me ne regalo una copia. Io non lo avrei mai acquistato anche per come vedevo le qualità di Coelho scrittore. Non cambiai opinione su Coelho ma lo lessi, soprattutto, per fare un piacere a quella donna.
Il codice da Vinci di Dan Brown - Ho preso questo romanzo perché non ne potevo più di avere gente intorno che mi consigliava di leggerlo, ma non ho molto da dire. Nel vecchio post La sola cosa che mi piace de Il codice da Vinci trovate tutto quello che serve per capire la mia opinione e le mie impressioni in merito.
Il nome della rosa di Umberto Eco - La mia esterofilia, la mia predilezione per la narrativa americana. La mia mancanza di curiosità verso il periodo storico in cui è narrata la vicenda mi aveva sempre lasciato scettico sul romanzo di Eco, ma mi era piaciuto il film basato sul libro e un giorno, mentre mi trovavo a Roma per lavoro, accadde una cosa strana. Ecco come andata con L‘artiglio dell‘inquisizione.
"Grazie per la lettura"
Non ne ho letto neppure uno
RispondiEliminaCandido e Il nome della rosa te li consiglio
EliminaI primi due non li ho letti. Il terzo e il quinti sono dei must.
RispondiEliminaCertamente sono tra i romanzi più letti di sempre
EliminaDei libri che hai elencato ho letto La profezia di Celestino e Il nome della rosa, tanti anni fa. Ho apprezzato entrambi. Chissà che impressione mi farebbero oggi.
RispondiEliminaIl nome della rosa lo sfoglio ancora adesso e lo trovo sempre di gran classe, La profezia di Celestino invece è nascosto nella libreria, dovrei cercarlo
EliminaGli ultimi 2 li ho letti (il Codice non m'è piaciuto e non ho più letto nulla di Brown, infatti). Candido ce l'ho da tempo.
RispondiEliminaBrown non è uno scrittore per cui impazzisco neppure io
EliminaHo letto Cohelo, non mi fa impazzire ma il primo suo romanzo che lessi fu "Veronika decide di morire". Me lo regalò mia sorella, che adoro, e mi ci affezionai. Dopo circa 15 anni mi è ritornato tra le mani, attraverso una persona speciale a cui la lettura di questo romanzo mi ha "unito" ancora di più.
RispondiEliminaIl "Codice Da Vinci" anche io lo lessi per caso in un tempo in cui sembrava obbligatorio farlo. Primo e unltimo romanzo di Dan Brown che ho letto.
Tra i buoni propositi infine c'è "Il nome della rosa", che intendo assolutamente leggere al più presto.
Grazie
Quando si crea un legame affettico con un libro non si riesce più a disfarsene, capisco bene
EliminaLessi L'Alchimista a 16 anni e me ne innamorai.
RispondiEliminaL'ho riletto l'anno scorso (40) e mi sono chiesta cosa mi avesse tanto colpita a 16.
Ancora me lo chiedo.
Io penso che alle diverse età un libro dà sensazioni diverse, il guaio sarebbe prendere come Bibbia certi libri adolescenziali a un'età più matura.
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