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Arte Nino di Mei |
Per il sottoscritto la settimana di Ferragosto ha sempre rappresentato la vacanza per eccellenza. Nulla a che vedere con le vacanze di Natale. Non si scappa. Anche se non si va da nessuna parte e in casa sembra quasi di essere gli ultimi esseri presenti sulla terra, basta muoversi un poco per capire che non è così.
Già sabato scorso, assistendo a un concerto di mio fratello a Lecco, in piazza Garibaldi, ho capito che il deserto è soltanto apparente. Tutti i posti allestiti e disponili erano occupati e al di là delle transenne c'erano molte persone - quelle che non erano riuscite a prenotare un posto - in piedi, senza dimenticare i locali pieni attorno alla zona in cui mi sono recato per un aperitivo qualche ora prima del concerto.
Insomma la settimana di ferragosto si presenta sempre in questo modo. A tutta prima sembra come uno di quei deserti senza vita, ma se si guarda con attenzione si scopre che essa brulica. Ieri mattina ho impiegato due ore per fare un po' di spese alimentari.
Non c'erano carrelli a disposizione e ogni reparto era pieno all’inverosimile e pareva quasi che tutta la gente presente in paese si fosse messa d'accordo a quell'ora.
Nonne, mamme con bambini, nonne con bambini. Villeggianti. Coppie, coppiette e compagnie. Turisti di passaggio.
Ho impiegato il triplo del tempo che ci metto normalmente e gran parte di questo tempo mi è stato preso alla cassa.
Ma il vero sold out di ferragosto sono i parcheggi. Non sono mai abbastanza. Benché non si vede in giro un'anima viva le macchine sono dappertutto. Non c'è un parcheggio libero. Ogni area utile è occupata come se le auto fossero delle nuove specie animali in piena radiazione adattiva.
Per fortuna non durerà a lungo. Ne sono certo. Funziona in questo modo ogni agosto e andrò in questo modo anche quest‘anno. Da Domenica, le cose, sono convinto, cambieranno, ma nel frattempo questo sold out si prende un post di ferragosto, anche se la vera festa è soltanto domani.
“Grazie per la lettura”
Intanto buon ferragosto, anche se in anticipo
RispondiEliminaGrazie Ernesto
EliminaE'fatto certificato che a festività ufficiale corrisponda un inusuale assembramento, però io non ho mai ben compreso perché la maggioranza scelga sempre la stessa ora.
RispondiEliminaPerciò al super mi presento apposta in orari in cui i corridoi percorribili consentano un ordinato esercizio dell'opportuna scelta di spesa. Festa include anche il menù!
Leggo divertita dell'esperienza dei parcheggi, non saprò mai che cosa vuol dire dato che non ho la patente. A parte questo, è bello sentire che ci sia vita per le strade e ad un concerto, e immagino che Lecco lo meriti!
L'altro giorno non so cosa mi ha preso per sbagliare l'orario in maniera clamorosa, di solito ci sto più attento. Per la ricerca di un parcheggio in certi momenti pare la ricerca del Santo Graal. Beata te che non hai la patente ma se si vive in un paesino di montagna farne a meno è quasi impossibile.
EliminaGrazie Patrizia e buon ferragosto
Carina la metafora del Santo Graal... Comunque è vero che dipende da dove vivi, io in città, quindi l'auto sarebbe di troppo.
EliminaEsatto,m se vivessi in città dell'auto non m ne farei nulla
EliminaVero, da domenica sarà diverso. I giorni di Ferragosto sono sempre stati strani.
RispondiEliminaGià i parcheggi sono più facili da trovare
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