Negli ultimi tempi non sto portando avanti molti post. Nel senso, non ne ho di programmati e non ho neppure delle bozze da parte da cui attingere in periodi di magra.
Non ci posso fare nulla. Per tutta una serie di motivi sono come svuotato, molte cose stanno andando a rilento e anche l'attività con il blog ne sta risentendo non poco.
Non so, suppongo sia colpa della stagione estiva in larga parte, ma non escludo che ci sia qualche motivo di carattere più profondo che mi è oscuro a condizionare il tutto.
In poche parole mi sono ritrovato senza post pronti da pubblicare e trovarmi ieri pomeriggio a scrivere un articolo senza aver nessuna idea in proposito - anzi se devo essere sincero avevo un blocco totale nella testa - mi aveva quasi messo in crisi e stavo quasi desistendo.
Per fortuna mi è capitato davanti quel vecchio post ed ho avuto la sfrontatezza si provarci.
Questo articolo l'ho scritto senza avere in mente nulla di preciso, nulla di pianificato, nessuna direzione, nessuna indicazione, nessuna programmazione. Nessuno scopo. Niente di niente.
È nato grazie a cinque parole.
Non sapevo se parlare di scrittura o se scrivere qualcosa di carattere tecnico, non sapevo se parlare di arte o se citare il titolo di qualche romanzo, ma visto le condizioni in cui mi trovavo ieri pomeriggio, se non avessi scritto la frase iniziale, forse non avrei scritto neppure il resto…
E invece la faccenda ha funzionato e non mi ha lasciato a piedi.
Per fortuna, appena ho scritto la frase iniziale, la prima presente nel paragrafo iniziale in corsivo, è come se il mio cervello si fosse acceso di colpo e per un po’ di tempo è ritornata la magia creativa di sempre.
Alla fine il risultato non conta nulla. Vele per quello che è. Lo stesso post forse non serve a nulla. Forse è soltanto un'esercitazione di scrittura creativa nata al culmine di un blocco dello scrittore.
Certo è un qualcosa su cui non dovrò abusare ma spero sia un suggerimento, tuttavia, da non dimenticare tanto facilmente.
"Grazie per la lettura"
Vago Sempre Pioggia Sorriso Ancora.
RispondiEliminaMo' tu dimmi che ce faccio?
Se hai letto il post, dovresti aver capito cosa intendo!
EliminaGrazie
L'ho letto e si giocava Ferruccio.. il "non gioco", l'ansia, sono tra i peggiori nemici non dico di uno scrittore, ma di chiunque voglia mettere nero su bianco.. ci vuole sempre leggerezza, anche per affrontare macigni solenni. Consideralo un undicesimo consiglio.. ;)
EliminaFranco questo blog non lo leggi solo tu, ti piaccia o meno. Magari qualcuno pensa che mi stai prendendo per i fondelli :-D
EliminaRipetitivo, ostinato, noioso, rispetto, lavoro.
RispondiEliminaAbbraccio siempre
Grazie Farfalla, un abbraccio a te!
EliminaMi dispiace, è la mia natura troppo sbarazzina. Chiedo scusa a te e a chi può aver frainteso.
RispondiEliminaAlla prossima, e spero che il blocco non persista.
Solo per evitare fraintendimenti e derive non volute
EliminaA volte basta qualche semplice espediente per fare un passo avanti. Non sempre è così facile, ma c'è da dire che di espedienti ne esistono parecchi, a sentire i maestri di scrittura creativa.
RispondiEliminaVisto l'esperimento con questo post non posso che essere d'accordo
EliminaGrazie
È pur sempre un post che dice qualcosa :D
RispondiEliminaNegli ultimi mesi anche io non ho programmato nulla, alcune volte preparo l'articolo 2-3 giorni prima. Ora ho programmato le idee per settembre, però.
I periodi di magra capitano a tutti.
Certamente, a volte bisogna fare i conti con i periodi di magra
EliminaGrazie Daniele