Si dice che L'elogio alla polenta di Arrigo Boito, l'ispiratore di questo post dedicato allo spuntino letterario, sia stato scritto dal poeta stesso sui tavoli del ristorante "All'antica Osteria Corona" di Dolo, una cittadina, in provincia di Venezia, situata lungo la bellissima riviera del Brenta.
Non so se sia vero o se sia un qualcosa entrato a far parte di una leggenda che spesso si associa a qualche nome del passato, d’altra parte non so molto di questo autore. So che faceva parte degli Scapigliati e forse è per questo che ce l’ho in mente. Ma non so nulla delle sua produzione.
Tuttavia l'idea di un elogio alla polenta lo avevo in mente anch'io e questa chicca trovata in rete inerente al letterato padovano mi ha spinto a darmi da fare.
Di questi tempi, lo confesso, un elogio alla polenta avrei potuto scriverlo anche io. Forse perché ha una qualcosa a che fare con il periodo estivo e che mi riporta alla mente cose belle di un tempo finito.
Certo la mia polenta non è come quella descritta dal poeta. Dalle mie parti non si è mai usato lo spago per tagliarla. È assai probabile che anche il tipo di farina usata sia diversa.
Dalle mie parti non si usa soltanto la farina gialla bramata, ci si mischia anche un po’ di farina nera, quella di grano saraceno.
Sta di fatto che d’estate molte volte era una festa perché si poteva mangiare in compagnia. Ricordo che da bambino andavamo sul fiume a prepararla e poi a mangiarla, la mia famiglia e quella di mio zio. Si cuoceva su un focolare fatto di pietre e massi tolti dal torrente.
Si mangiava poi all’aperto, sul prato, tra le betulle, tutti assieme. A volte era la mortadella, a volte erano le salsicce. A volte lo spezzatino. Accadeva quasi sempre la domenica del periodo estivo.
La sola giornata dopotutto in cui si era liberi da qualche incombenza.
Be’ ci voleva uno scapigliato per ricordarmela.
"Grazie per la lettura"
Fonti:
- Polenta
Me la devo inondare di carne e sugo. Altrimenti la trovo un accessorio perfettamente inutile. ;)
RispondiEliminaBuona domenica!
Dalle mie parti la polenta era l'alimentazione primaria. I miei nonni mangiavano polenta a colazione, pranzo e cena. Era dappertutto. In altre zone d'Italia c'erano altre pietanze che svolgevano lo stesso ruolo. Per come sono io non andrei mai a Roma a mangiare polenta, ma se dovessi invitare un romano a pranzo, gli potrei anche preparare una polenta. Grazie Franco
EliminaUn bel piatto di polenta sul terrazzo di un rifugio alpino ci sta anche senza scapigliati
RispondiEliminaPotrebbe essere un'idea, grazie Ernesto
EliminaMi piace la polenta di farine miste, dalla grana un po' grossa. Qui in Friuli è un piatto usatissimo, ma io non sono così assidua nell'uso.
RispondiEliminaNon so se è come quella che fanno dalle mie parti. Grazie Grazia
EliminaMi piace moltissimo e la trovo buona anche da sola; ma, associata alla scapigliatura, mi piacerà ancor di più.
RispondiEliminaEsattamente, grazie Berica
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