sabato 27 giugno 2020

In giro tra gli alpeggi

Rasga - Nino di Mei
Quando ero piccolino, molto piccolino, si andava in giro tra gli alpeggi a piedi. Si trascorreva il tempo in baite essenziali e in scodelle di legno si mangiavano gustose pietanze cotte su un vecchio focolare in pietra. Non c'era la luce elettrica e la notte era illuminata dalle lampade a carburo che ingigantivano le ombre sulle pareti di pietra viva, mentre fuori nei prati al buio si potevano scorgere le lucciole. 


Ne' La cassa del tesoro ho diversi disegni che ritraggono gli alpeggi situati nel territorio comunale. Mi basta vedere questi disegni per riconoscerli e ricordare quanta importanza hanno avuto nella mia infanzia. 

Sotto certi aspetti fanno parte di un mondo che non esiste più perché sono bastati pochi decenni affinché pure questi luoghi fossero travolti dalla modernità con tutti i pregi e i difetti di quest’ultima. 

Allora però era diverso. Molto diverso. 

Premaniga - Nino di Mei
Era diverso il colore delle baite, Era diverso come diventava buio. Era diverso il sapore del cibo. Erano diversi i sentieri e le carrarecce. Era diverso il tono delle voci che sentivano. Era diverso l’odore che si respirava, un odore che sapeva di rododendri e animali da pascolo e legna arsa sul focolare. Era diversa l’atmosfera che si viveva. Era diversa un pochino anche la gente. Erano diversi i giochi e i passatempi. 

Perciò ho scelto dei disegni in bianco e nero per ricordare qui luoghi. 

Sono disegni che ritraggono tre alpeggi che conosco ovviamente, ma credo che con un po' di fortuna potrei trovarne a decine di lavori del genere. 

Magari mi sbaglio, ma qualcosa mi dice con certezza che mio padre ha disegnato tutti gli alpeggi della zona. Dopotutto ricordo che quando nel periodo estivo, le domeniche del periodo estivo - se c'era bel tempo e gli era possibile - lui metteva nello zaino il blog notes, le matite e tutto quello che occorreva e se ne andava in giro a cercare nuovi scorci da immortalare. 

Fraina - Nino di Mei
Ecco come sono nati questi disegni. Non serve che vi dica che nome hanno. Chi li conosce non ha bisogno di saperlo e per chi non li conosce non ha nessuna importanza saperlo. 

Insomma quando ero piccolino, molto piccolino, si andava in giro per gli alpeggi situati addosso al paese. Sapevano di rododendri, animali da pascolo e legna arsa. 

Adesso lo faccio ancora ma non è più come una volta, ma come vedete basta un niente per ritornare a immergersi nel passato. 


“Grazie per la lettura”

4 commenti:

  1. Credo di conoscere tutti e tre i luoghi disegnati
    Alessia

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  2. " ma come vedete basta un niente per ritornare a immergersi nel passato."

    Caratteristici i disegni di tuo padre si fondono benissimo con il post stesso .

    Vero, basta poco per immergersi nel passato ,anche questa lettura è stata un bel trasporto...

    Buon inizio settimana!


    L.

    RispondiElimina

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