lunedì 4 maggio 2020

Il primo viaggio nel tempo, della narrativa

Non ne ho mai parlato se non mi sbaglio. Ho cercato sul blog e non ho trovato nulla, ma penso di essermi scelto un record culturale un po’ particolare. Sono andato a cercare Il primo viaggio nel tempo della narrativa… 


Benché i viaggi nel tempo siano comparsi in leggende molto lontane, benché siano stati oggetto di dicerie di profeti, solo negli ultimi secoli Il viaggio del tempo si è impossessato di una certa narrativa, almeno all’interno di vari romanzi fantasy o fantastici. 

Nel 1843 ci fu Canto di Natale di Charles Dickens a prenderlo in considerazione, poi fu la volta di Guardando indietro, 2000-1887, un romanzo utopico del 1888 di Edward Bellamy

Non si possono inoltre dimenticare opere come Un americano alla corte di re Artù di Mark Twain, La macchina del tempo di H.G. Wells e Le meraviglie del Duemila di Emilio Salgari

Tuttavia è il racconto Rip van Winkle dallo scrittore americano Washington Irving a prendersi il Record culturale per la mia rubrica. 

Il racconto fu scritto mentre l’autore viveva a Birmingham, in Inghilterra. È stato scritto nel 1819 e fa parte di una raccolta intitolata The Sketch Book of Geoffrey Crayon (Il libro degli schizzi di Geoffrey Crayon). 

Be’ da quello che sono riuscito a sapere e a leggere la storia di Rip van Winkle è ambientata immediatamente prima e dopo la rivoluzione americana. Il signor Rip van Winkle è un abitante di origine olandese che vive in un villaggio nello stato di New York. 

È simpatico e amato un po’ da tutti, ma non da sua moglie che non tollera la sua pigrizia e il fatto che trascura la propria fattoria e a lui questo non va a genio. Perciò in un giorno d'autunno, se ne scappa dalle continue lamentele della donna e fugge sui monti circostanti. 

Nel suo peregrinare il signor Rip van Winkle incontra degli uomini vestiti in maniera bizzarra, beve con loro e si ubriaca e alla fine si addormenta sotto un albero. 

Si risveglia dopo vent’anni e ritorna al villaggio inconsapevole del tempo trascorso. Quando vi arriva scopre che sua moglie è morta e che molti dei suoi amici  sono morti in guerra o partiti per sempre. 

Subito si mette nei guai non sapendo quello che è successo durante la sua assenza. Viene però riconosciuto da un vecchio del posto. 

La figlia di Rip, ormai adulta, lo ospita a casa sua e lui riprende le sue vecchie abitudini pigre. E, nel villaggio, adesso la sua storia viene ritenuta vera e alcuni mariti scontenti del trattamento ricevuto dalle proprie mogli iniziano a desiderare di avere la sua stessa sorte.  
Insomma un racconto che mi è nuovo. Un viaggio nel tempo che non conoscevo…



“Grazie per la lettura” 


Fonti: 

- Generi letterari

4 commenti:

  1. Se per "viaggio nel tempo" si intende uno che dal presente va nel passato e poi ritornando nel presente si accorge di aver modificato stabilmente la storia direi che il romanzo di Mark Twain è perfetto.
    HANK parte dal presente, va nel VI secolo, uccide Sir Sagramore e tornato nel presente scopre in un museo l'armatura con un buco perfetto (lo ha fatto lui con la sua Colt)

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  2. Sembra una storia di incontro con il mondo delle Fairies, che non sono proprio le fate come le intendiamo noi in italiano. Il canovaccio è spesso quello della persona che si allontana da casa e vede qualcosa, oppure sente una musica, che lo attira e finisce a vivere delle esperienze in una dimensione parallela, dove il tempo sembra breve ma corrisponde a decenni nella realtà normale.

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    1. Un po' un qualcosa di già sentito, ma almeno lui sembra essere stato il primo. Grazie Grazia

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