mercoledì 8 aprile 2020

Una nuova era del blogging

Arte Nino di Mei
Sono convinto che quando questa emergenza dovuta al Covid finirà lascerà strascichi e ispirerà cambiamenti anche nel mondo del blogging. Forse una volta per tutte non ci sarà più spazio per la ruffianeria e la cialtroneria e la spazzatura. Abbiamo bisogno di essere esseri (perdonatemi il gioco di parole) più maturi e consapevoli. Ecco perché confido in una nuova era del blogging, dopotutto mi pare già iniziata. 


Sono quasi sbalestrato dal traffico che arriva sul mio blog in questo periodo, in un mese i lettori sono aumentati del cinquanta per cento e ogni giorno trovo condivisioni di vecchi post, da parte, spesso, di utenti che non conosco neppure, sulle più disparate piattaforme social. Sembra quasi che il mio blog sia rinato a nuova vita. 

Certo, forse non è il modo migliore per trovare nuovi lettori. 

Anzi non lo è per niente. 

Vorrei che la gente fosse libera di uscire di casa e fosse libera di fare quello che ha sempre fatto più che essere costretta a dirottare il proprio tempo e il proprio interesse nella lettura di un blog. 

Ma se questo fosse invece un sintomo di un vero cambio di rotta e soprattutto di mentalità? 

Forse mi aspettavo questo riscontro. 

In tutta sincerità penso che anche la rete e chi ha a che fare con la rete andrà incontro a un nuovo mondo virtuale quando questa emergenza sarà finita. 

Sono più che mai convinto che anche la rete e le gente che la frequenta farà un salto di livello e diverrà più consapevole di quello che ha tra le mani e forse lo userà per fare finalmente un qualcosa di positivo. 

So che ne ha bisogno e so che non si può continuare a ignorare questo aspetto e questa forza presente in molte piattaforme presenti sul web. Già colgo questa sorta di bisogno e non solo per il traffico che il mio blog si ritrova tra le pagine. 

Mi pare di capire che la gente è stufa di tutta questa falsa leggerezza che condiziona le relazioni in rete. Si vede che i lettori vogliono qualcosa in più. 

Si respira il desiderio di interfacciarsi finalmente in un qualcosa di vero. 

Io ribatto ma so di molta altra gente che ribatte da ciò che non serve e che non trasmette valore. 

Mi pare di cogliere nel sentire comune di molti blogger il desiderio di non vedere anche la rete sprofondare in un marciume senza speranza  per colpa di un virus. 



“Grazie per la lettura”

12 commenti:

  1. Beh vediamola in questo modo se da bambini abbiamo infranto qualche regola nel nostro nucleo familiare e il genitore ci ha fatto comprendere l'errore magari sotto una forma di castigo ...due sono le prospettive o si cerca di capire che quegli errori non vanno ripetuti perché portano a distruggere se stessi e gli altri ,oppure si amplifica un concetto di ribellione che vede la punizione come conseguente modo di trasgredire tali regole !

    Adesso il castigo è ad un livello mondiale e non certamente avrà responsabilità il genitore che in qualche modo ci avevo messo in guardia ...ma è un momento di presa di coscienza dove ognuno è chiamato in causa ...abbiamo un ulteriore possibilità di cambiamento in bene .Si, siamo chiamati al Vero ...interfacciarsi con l'autentica versione di
    se stessi...e la rete non è un mondo a parte ma fa parte del nostro mondo.Dare priorità alla bellezza,riscoprendo il valore culturale e umano non porta mai alla distruzione ma a una nuova rinascita!


    L.

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    1. Nelle ultime tre righe del commento condensi il mio pensiero. Grazie

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  2. Sono d'accordo Ferruccio con quello che scrivi, è vero la gente vuole qualcosa di piu'. Me ne sono accorta perchè anche sul mio blog adesso gli articoli piu' letti sono quelli che riguardano le reggie, i musei, che prima erano poco considerati. Anche secondo me qualcosa sta cambiando ed in meglio, almeno nel blogging. Certo, tutto il settore travel sta soffrendo, ma penso che chi resisterà sarà premiato, o almeno lo spero. Un grande abbraccio Ferruccio

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    1. Dai, speriamo che non sia soltanto un'illusione
      Grazie Anna, un abbraccio

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  3. Posso solo augurarmi che la tua convinzione sia corretta e che sia in atto un cambiamento profondo anche nel percepire il blogging. E' da capire cosa succederà quando si tornerà alla normalità, se ci porteremo dietro le abitudini e il sentire acquisito in questo periodo.

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    1. Speriamo. Negli ultimi tempi, prima che scoppiasse questa pandemia, respiravo un'ipocrisia che mi aveva reso intollerabile una certa area della rete. Spero serva da lezione ciò che si respira adesso.
      grazie Maria Teresa

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  4. Non ho avuto molto tempo di leggerti e mi fa piacere leggere questo post. Ti stimo molto per la trasparenza e per la lealtà che trasmetti. Appena tutto riprenderà tornerò a leggerti ancora con più piacere. Mi auguro tu stia bene.

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  5. Caro amico, spero mi permetterai di chiamarti così, io sono pessimista in questo senso. Quando tutto tornerà alla normalità, la gente dimenticherà,fino al prossimo problema naturalmente.
    Purtroppo non c'è memoria e soprattutto voglia di imparare a cambiare.
    Abbraccio virtuale.

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    1. è un dilemma che mi assilla, in realtà lo spero, ma quello che scrivi non è per nulla sbagliato.
      Un abbraccio a te

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  6. Credo anch'io che ci sia questa ricerca di un senso più profondo, lontano da certa futilità.

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