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Nino di Mei: Quel ramo del lago... |
Sono sempre stato fiero delle mie origini montanare e lombarde e forse avrei potuto intitolare questo post I love Lombardia, ma siccome è domenica e siccome solitamente lascio uno spazio al mio spuntino letterario, ho pensato di parlare della colomba pasquale visto che è un dolce tipico di questa regione.
Credo sia conosciuto da tutti e credo sia quasi normale avere questo dolce sulla tavola in queste giornate, periodo a cui è ovviamente associato, un po’ come lo sono il panettone e il pandoro con il Natale.
Adesso, sebbene ci siano leggende che rintracciano l'origine di questo dolce al periodo longobardo, in particolare al re longobardo Alboino, a cui fu offerto un pane a forma di colomba durante l'assedio di Pavia, c’è anche chi lo collega alla regina longobarda Teodolinda e anche al santo abate irlandese Columbano. Tuttavia le origini di questo indispensabile complemento delle tavole pasquali sono molto più recenti.
Fu Dino Villani, direttore pubblicitario dell'azienda milanese Motta, già famosa per i suoi panettoni natalizi, a inventare una dolcezza simile negli anni '30. Si disse che lo fece per poter sfruttare gli stessi macchinari e le materie prime, ma destinando il prodotto alle vacanze di Pasqua.
Da allora la colomba pasquale è volata sui tavoli di tutti gli italiani e anche in molte paesi stranieri. L'impasto originale, fatto con farina, burro, uova, zucchero e scorza di arancia candita, con una ricca glassa di mandorle, ha preso forma e variazioni di ogni tipo, per la gioia di grandi e piccini.
Purtroppo il sottoscritto non ne va assolutamente ghiotto. In vita mia l’ho mangiata ben poche volte, benché non sia mai mancata sulla tavola, ma cosa ci volete fare.
In ogni caso non poteva mancare oggi questa dedica alla mia Lombardia.
Spero possiate capirmi.
“Grazie per la lettura”
Fonti:
- Colomba pasquale
P. S. - Non ho in casa nessun genere di lavoro artistico che ritrae il dolce pasquale ma siccome si parla anche della Lombardia ho pensato che non è fuori luogo l’olio su tela iniziale con quel ramo del lago di Como Manzoniano.
Se può consolarti, dalle mie parti per Pasqua si fa un dolce tipico aromatizzato con cannella e anice, lo chiamano "pizza di Pasqua". A me ha sempre fatto schifo...
RispondiEliminaBuona Pasqua!
Posso capire: l'anice non lo sopporto neppure io. Ricordo qui ghiaccioli bianchi da bambino che nessuno mai voleva.
EliminaBuona Pasqua Ariano. Grazie
Quel "ramo del lago di Como" è bellissimo. Buona Pasqua Ferruccio, e un abbraccio
RispondiEliminaAnna
Buona Pasqua Anna, un abbraccio a te
EliminaGrazie
Il soggetto di quel quadro lo conosco bene
RispondiEliminabuona Pasqua Alessia
Buona Pasqua alessia, grazie
EliminaNemmeno io sono amante della colomba, mentre una fetta di panettone la mangio volentieri. In ogni caso i miei gusti propendono di più per il salato.
RispondiEliminaGrazie Grazia
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