Pochi giorni fa sono stato bloccato su un blog per i miei commenti. Non mi importa niente e se devo essere sincero l’ho fatto quasi di proposito: me la sono cercata con le mie provocazioni (del tutto sensate in verità).
Purtroppo non sopportavo più di trovarmi spesso davanti le pagine di un blog dove si leggevano invettive contro una determinata fazione politica o contro l’arte o dove si banalizzavano informazioni sulla situazione legata alla pandemia corrente con una totale mancanza di conoscenza e di tatto.
Ora direte voi, come recitano spesso blogger attraverso un banale luogo comune:
“uno con il blog ci fa quello che vuole”,
la faccenda non dovrebbe riguardarmi e ammetto che cosí dovrebbe essere, dopotutto avrei lasciato correre se quel blog fosse stato trasparente.
Ma invece quel blog non ha nulla di trasparente, Non compare il nome di un blogger e non compare un indirizzo email per poterlo contattare. Tutto ruota attorno a un nomignolo e a sciocchezze che rendono quel blog la casa di un leone di tastiera e un webete più che un blogger autorevole.
E la cosa non mi piace affatto.
Lo confesso, dopo quello che mi è capitato direttamente, ho proprio intrapreso da un po’ di tempo una specie di lotta verso questa tipologia di personaggi e non mi pento di apparire cattivo in determinate situazioni.
Ho cancellato dalle mie visite blog che non hanno mai capito l’importanza di acquisire una certa autorevolezza liberandosi da personaggi ambigui. E non tollero più chi si serve del blog usandolo con mezzi ruffiani e ipocriti solo per raccogliere qualche commento utili a nascondere la mancanza di veri lettori.
Un blogger è responsabile di ciò che scrive e dovrebbe avere il coraggio di non nascondersi, in special modo quando propone contenuti polemici.
Almeno io la penso in questo modo.
“Grazie per la lettura”
P. S. - Sul mio blog ho la moderazione dei commenti ma non ho mai censurato le critiche feroci verso i miei post. Naturalmente non faccio passare commenti che non hanno nulla a che fare con i miei contenuti o che offendono il sottoscritto o i miei lettori, non danno valore e penalizzano l’indicizzazione dei post.
Io sono l'esatto opposto, preferisco l'anonimato. Però, è anche vero che nel mio blog non si parla di politica, e poi non ho mai censurato nessun commento, neppure quelli critici nei miei confronti, gli unici commenti che rimuovo sono gli spam pubblicitari e quelli improntati al cazzeggio inutile.
RispondiEliminaAriano io ti conosco dai tempi del forum di Edizioni XII. ho anche la tua email che è pubblica sul tuo blog. Quindi non sei per nulla anonimo: è questo che intendo. sul mio blog c''è spazio anche per i commenti anonimo, lasciati per non obbligare a crearsi appositamente un profilo blogger ea limitare l'interazioni. Profili blogger che spesso sono più anonimi dei veri anonimi. Grazie
EliminaCerto se si vuole stare nascosti si può anche evitare di mettersi in piazza con un blog. Quello è il lato oscuro del virtuale: dire qualunque cosa, anche la peggiore scemenza, restando invisibili.
RispondiEliminaNon lo tollero e non tollero chi gli dà spazio
EliminaGrazie Grazia
Se crei un blog su blogger e wordpress, è facile mantenere l'anonimato. ma come giustamente dici, ogni blogger è responsabile di ciò che scrive e raccoglie sempre quello che semina.
RispondiEliminaTi ha bloccato - non ti ci vedo a seminare zizzania, però :D - e ha perso un lettore. Il danno è suo, ovviamente.
Ogni tanto perdo le staffe anch'io, ma di solito i personaggi che me le fanno perdere fanno parte di una categoria che è meglio perdere
EliminaGrazie Daniele