giovedì 19 marzo 2020

Immaginazione ed esperienza

L’immaginazione è molto importante per uno scrittore. Dopotutto quasi tutti i miei lavori sono frutto dell’immaginazione. Uno scrittore però ci mette anche molta esperienza e una volta fatto un mix di queste due voci può scaturire un qualcosa di originale. Che poi abbia delle assonanze con la realtà o che prenda un’altra strada è un altro discorso… 


Un mio racconto scritto all'incirca una decina di anni fa si sviluppa attorno a una specie di pandemia che colpisce il genere umano. Si intitola Buio all'alba

È una pandemia ben diversa, per gli effetti, da quello che sta succedendo in questi giorni nel mondo, ma io ci trovo molta verosimiglianza e leggendolo si avverte anche una certa inquietudine. 

Non so da cosa fu ispirata quella storia, all'epoca in cui fu scritta. Non ne ho davvero idea. 

Nella finzione sono partito dall'ipotesi che al risveglio fosse sparita la luce con tutte le conseguenza del caso, ma non so quale meccanismo inconscio ha scatenato la mia fantasia nel condurmi a scrivere quella storia e soprattutto nel portarla a termine. 

Ne ho parlato anche in un altro post (Come nascono le storie) ma certezze a dire il vero non ne ho. 

Credo tuttavia che metta assieme le due voci citate nel paragrafo iniziale. Un racconto insomma frutto di immaginazione ed esperienza, anche se un po‘ filosofeggiante. 

Adesso mi piacerebbe che lo leggeste e ancor di più che mi lasciaste un feedback se non lo avete mai fatto in precedenza. Dopotutto non vi ruberà più di dieci minuti. 

C’è molta speranza in questo mio racconto, almeno per il genere umano e magari in questo periodo è proprio quello di cui abbiamo bisogno. 

Insomma non dovete fare altro che leggerlo, vi metto l’incipit e il collegamento al post dove potete trovarlo per intero. 


Quella notte non successe nulla. Non sentì neppure sua moglie rincasare. Si svegliò e scorse la sua sagoma muoversi leggera tra le lenzuola. La donna aveva sistemato il cuscino di traverso nel letto per non farsi toccare, ma pareva tranquilla. Dormiva. Lui l’ascoltò russare piano, per alcuni minuti, come se stesse ascoltando il rumore delle onde del mare sulla battigia. Prima di riaddormentarsi, guardò alla finestra l’alone emanato dai lampioni fuori in strada. Fu l’ultimo chiarore che distinse perché, quando il mattino, al primo squillo di sveglia, si ridestò e pigiò l’interruttore della luce non fu in grado di scorgere nulla... 

Ferruccio Gianola - Buio all’alba 



"Grazie per la lettura"

4 commenti:

  1. Immaginare che la realtà sia improvvisamente diversa da quella cui siamo abituati è una delle fantasie eterne dell'uomo, credo. Vado a leggere come l'hai espressa tu, con la tua sensibilità.

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  2. L'ho letto, anzi l'ho letto due volte, ed è bellissimo Ferruccio, molto intenso, il cambiamento fa sempre paura, come il buio, una nostra paura primordiale, ma alla fine come dici tu c'è speranza.
    Complimenti e un abbraccio
    Anna

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