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Nino di Mei |
Tra le cose che non mancavano mai nelle festività natalizie di quando era bambino, c'erano i regali, montagne di regali, l'abbuffarsi a pranzo il giorno di Natale, l'albero di Natale pieno di luci sul balcone e il presepe.
Erano altri tempi quelli. I ritmi erano diversi. C'era meno abbondanza, ma le quattro voci che ho elencato non mancavano mai. Per me erano festività davvero deliziose e non solo perché si stava lontano da scuola per un bel po' di tempo.
Trascorrevo quella vacanze a giocare e a mangiare, anche se c'era qualche rito di carattere religioso da affrontare.
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Nino di Mei |
Mio padre lo faceva con la massima accuratezza. Aveva una scatola dove teneva le statuine, gli addobbi e tutto il resto e compariva sempre in quel periodo e vi confesso che solo verso la fine ho scoperto dove la teneva.
Il muschio per fare i prati di solito si andava a strapparlo dalla rocce ai primi di dicembre, nei luoghi attorno al paese.
La segatura per tracciare le strade e i sentieri era invece molto più semplice da recuperare, perché c'era la legna del camino da tagliare e si ricavava in questo modo.
La stessa legna, rivestita con della carta marrone presa nel magazzino, era usata per fare le montagne, mentre con un po' di carta stagnola si faceva lo specchio di un laghetto. Io amavo molto le statuine che poi venivano sistemate sul campo, come una rappresentazione teatrale.
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Nino di Mei |
D'altra parte ce ne sono molti altri di lavori di questo tipo, ma ho pensato di ricordare quel periodo anche sul mio blog. Perciò in queste settimane, specialmente al sabato con la vetrina preparatevi a rivedere altri immagini e altri articoli di questa tipologia.
Magari ci sarà pure un altro dei miei Racconti Artistici.
"Grazie per la lettura"
Sembrano davvero immagini prese da un Presepe
RispondiEliminaAessia
Anche per me sono molto da Presepe
EliminaGrazie Alessia
Il Natale della mia infanzia era simile a quello che hai descritto ma, vivendo in città, la ricerca dei materiali per il presepe era un po' meno affascinante. Adesso che vivo in campagna-montagna, però, va meglio. Nel mio presepe ci sono sempre tante, tante pecore e capre. A volte scherziamo in famiglia sul fatto che rischiamo di dimenticare la Sacra Famiglia in favore del gregge.
RispondiEliminaMio padre nel presepe aveva una casupola che gli avrei rubato per giocare ai soldatini. Non ci sono mai riuscito.
EliminaMi piace questo tuo ricordare il passato, sicuramente più povero ma più vero. Grazie per averlo raccontato. Buon fine settimana.
RispondiEliminaInfatti Farfalla Legger@
EliminaBuona domenica