martedì 12 novembre 2019

La prima volta del mouse

Sabato e domenica scorsa mi sono trovato a usare un tablet. Ho voluto fare le cose di sempre ma mi sono perso facendo semplicemente dei commenti su alcuni blog di amici. Ho sbagliato a fare dei semplici copia e incolla di testo e molte altre cose, come cancellare commenti sul mio blog per errore. Sarà solo abitudine ma non posso fare a meno del mouse. Anche nello scrivere i miei racconti non posso fare a meno di usarlo per spostami sul testo. Mi viene più facile che usare le frecce direzionali della tastiera. E pensare che la prima volta del mouse è stata tragica e per un po' l'ho rifiutato... 

Nei primi anni novanta vendevo sistemi Cad. Insomma vendevo per modo di dire. Il mio compito più che altro consisteva nell'installare presso i clienti la stazione di lavoro e fornire il giusto periodo di avviamento agli utenti. 

Si usava una tavoletta grafica che faceva la parte del tecnigrafo e un plotter che stampava il lavoro finito. Elementare. Ma per lanciare ed entrare nel programma applicativo era necessario usare dei comandi da tastiera. 

Solo con l'avvento di Windows 3.1 ha preso piede il mouse anche per il resto di tutte le altre applicazioni principali e vi confesso che per me è stata piuttosto dura, anche se adesso - lo avrete capito dal paragrafo introduttivo - non posso farne a meno. 

All'inizio degli anni novanta non era così immediata la faccenda. Abituato come ero a scrivere i comandi, in Dos o in Unix, tramite una semplice stringa di testo, mi sentii un po' un impedito, quando mi trovai tre le mani quel mostro con un freccia sul video che andava dove voleva. 

Continuai ad arrangiarmi con la tastiera tutte le volte che fu possibile, ma capii che questo modo di interazione con la macchina aveva le ore contate. 

In realtà ci misi un po' di più di qualche ora. 

Per almeno un anno continuai a digitare le mie stringhe d'avvio da tastiera e ad usare i sistemi operativi come avevo imparato, curando sintassi e memorizzando i programmi, ma alla fine mi arresi e lasciai che quello strumento di input prendesse la mia mano. 

Devo confessare che molto aiuto, nel farlo funzionare, nello spostarmi sul video, nel trascinare oggetti, nel fare il click o il doppio click lo devo al solitario di Windows, quando Windows era ancora, più che un sistema operativo vero e proprio, un'applicazione del Dos

Sembra strano ma lo devo scrivere: ho imparato a usare il mouse grazie a un mazzo di carte.  

E pensare che io odio e non ho mai sopportato giocare a carte: anche un semplice solitario. 


"Grazie per la lettura"

4 commenti:

  1. Uso il mouse in ufficio e poi lo smartphone ma non ho tutti i tuoi problemi
    Alessia

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  2. L'abitudine è fondamentale. Io usavo il mouse anche in vari software per MS-DOS nei primi anni '90 e solo per un breve periodo ho usato una trackball. 5 anni fa ho comprato il mio primo portatile, ci ho messo un po' ad abituarmi a lavorare con qualcosa che è ben diverso dal mouse e ancora non ho la stessa destrezza.

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    1. Capisco benissimo Massimo, io ho impiegato una vita per passare da Wordstar (tutto a tastiera) a Word
      Grazie.

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