mercoledì 23 ottobre 2019

Addio Twitter

Con l'anno nuovo, con l'inizio del 2020, se la resa continua di questo passo, chiuderò l'account. Mi prenderò questi due mesi che mancano per fare delle prove e delle ulteriori verifiche, ma allo stato dell'arte attuale ho dei dubbi che possa succedere qualcosa in grado di farmi cambiare idea. Insomma credo proprio sia giunto il momento di dire addio twitter... 

Nell'ultimo mese ho avuto un semplice follower in più su twitter. In realtà ce ne sono stati una ventina, quasi uno al giorno, ma siccome non ho restituito il follow, se ne sono andati tutti nel giro di pochi giorni.  Alcuni nel giro di poche ore (il che la dice lunga su che tipo di comunicatori ci sono). 

Molto probabilmente, magari prima ancora che pubblichi questo post, se ne andrà anche quel semplice follower ancora attaccato al mio account, dopotutto mi basta vedere le caratteristiche per capire che non gli importa nulla di quello che sono e di quello che faccio, insomma non penso che abbia mai letto un mio status o qualcosa di quello che appare nella mia home: è soltanto l'eccezione che conferma la regola, ma sparirà quanto prima, statene certi. 

Questa modalità e in fondo ciò che mi porta twitter da un paio di anni. Ben poche persone di spessore mi ha regalato e sinceramente non è che mi disperi poi tanto all'idea di lasciare che faccia la sua strada. 

A dire il vero ora come ora mi sembra poco più di una fogna a cielo aperto. Ormai è raro che riesca a leggere o a cogliere qualcosa che possa essere in grado di suscitarmi emozioni o un lampo di interesse. 

Non faccio altro che leggere e vedere una miriade si scemenze e luoghi comuni. Se poi capita di finire in una discussione dal tono iroso fatta da esperti politologi dal cervello lavato che sembrano possedere le chiavi giuste del futuro nel proprio pensiero solo perché girano tra i social e leggono i titoli degli articoli dei quotidiani invece di leggere libri, potete immaginare che piacere. 

Certo, da parte mia, devo dire che non l'ho aiutato molto in questi ultimi tempi. Ho abbandonato l'uso di hashtag e altro, visto che più che altro ti riempivano di notifiche. Ma è ben difficile che anche questo tipo di aiutini porti qualcuno a scavare e a interessarsi davvero. 

Non vorrei esagerare ma ho la netta sensazione che su twitter al momento, ci sia il peggio della comunicazione e che sia impensabile un cambio di rotta. Spero di sbagliami ma se così non fosse vi sarà facile capire perché con l'anno nuovo potrei sparire. 


"Grazie per la lettura"

18 commenti:

  1. Che sia peggiorato è innegabile: nel 2010-2013 andava fortissimo, una vera rivoluzione rispetto a FB.
    Oggi non è più così. Ma io lo uso ancora, e lo uso proprio attraverso gli hashtag. Sono ancora una invenzione che funziona, e tanto. Uno strumento utilissimo, sia per conoscere sia per diffondere.
    Insomma, io lo sfrutto... XD

    Moz-

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    1. sfrutterò ancora questi mesi, ma non sono ottimista. C'è stato un periodo in cui si facevano davvero delle belle cose, ora mi passa la voglia
      Grazie Moz-

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  2. Non solo l'uccellino azzurro, ma tutti i socialcosi sono fogne a cielo aperto. Come mezzo di comunicazione ormai lasciano molto a desiderare, perché sono diventati un terreno di coltura per odio e violenza a tutto spiano, oltre che il, ahem, cazzatario numero uno dove i webeti pubblicano tutte le loro scemenze in un italiaCano raccapricciante. Si capisce bene perché grosse ditte che fino a poco fa bombavano a manetta sulla comunicazione tramite socialcosi ora abbiano fatto marcia indietro e siano tornati ai mezzi più, come dire, tradizionali.

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    1. Il solo che ancora mi da qualche soddisfazione è linkedin. Vedere gente straniera che traduce un tuo racconto, lo legge e di dà un parere sensato ti fa dire che nulla è perduto, ma questo non succede su twitter, anche facebook e instagram sono alla frutta dal punto di vista morale, ma non sono "antipatici" come twitter. Grazie Berthus

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  3. Lo schifo in Twitter è facile da notare grazie alla lunghezza ridotta dei tweet. Io continuo a usarlo perché ci metto pochi secondi per condividere i miei articoli. Pazienza per quelli che ti seguono per poche ore solo nella speranza che tu ricambi ma esistono praticamente da sempre.

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    1. Grazie Massimo, l'uso che ne faccio ora è simile a quella che faccio con facebook, condivido i post anche se ormai non mi danno più nulla e mi è rimasto come risposta solo la parte più brutta (defollower e rabbia)

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  4. Non uso social, leggo soltanto il tuo blog
    Alessia

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  5. Twitter oramai è davvero impossibile, non puoi certo sperare di impostare conversazioni di spessore, ed inoltre è vero se non contraccambi chi ti segue, seguendolo a tua volta, il follower che hai durerà pochissimo. A questo aggiungi che il tweet ha un limite di 280 caratteri se non erro, cosa vuoi scrivere che non sia stucchevole, banale o di pancia con quel limite di caratteri? Puoi giusto mettere il link ed usare l'hashtag. Tutto poco coinvolgente.

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    1. Grazie Daniele. Un limite è dato dal numero di caratteri senza dubbio.
      A mero livello social temo che questa continua ricerca di numeri e consensi fasulli che contraddistingue ultimamente gli iscritti sarà la sua tomba, ma noto che anche facebook e instagram e purtroppo molti blog sono su quella strada

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  6. Va beh dai, mal che vada puoi emigrare su MeWe.... 😂😂😂
    I social ormai sono tutti sulla stessa riga. Non fartene un cruccio. Non esiste miglior pubblicità del passaparola.
    Abbraccio

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    1. MeWe lo sto sperimentando è ha preso molto dai gruppi su facebook, non mi sta entusiasmando e va preso con le pinze. Facebook, twitter e instagram hanno toccato il fondo in quando a superficialità e dozzinalità. Riguardo a linkedin sono molto contento anche perché la gente lì mi legge davvero e i risultati non sono soltanto a livello di immagine. I social dovrebbero essere il vero passaparola di questi tempi, ma c'è troppa diversità tra gli utenti per far sì che funzioni davvero. Non me ne faccio un cruccio: è proprio l'interesse che ho per questo cose che me le fa analizzare sino al midollo. Grazie Farfalla Legger@

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    2. Ops dimenticavo, hai mai dato un'occhiata a Medium?

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    3. Lo conosco, ma anche in questo caso si tratta di una piattaforma proprietaria, dove devi sempre seguire delle regole dettate da qualcuno per far sì che funzioni. Detto tra noi ben pochi social offrono le possibilità di un sito o di un blog per farsi notare. E la scelta dei social dovrebbe sembra essere ponderata: più è facile l'iscrizione e la messa in moto più facile è ottenere niente. Grazie

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  7. Ciao, è stato il mio primo social, e ed stato l'unico per 3-4 anni. Ci sono dal 2009. Io credo che ci sia più odio su facebook, però sì,credo abbia fatto il suo tempo. E forse proprio perché le interazioni a più persone sono un inferno. A un certo punto non si capisce chi commenta a chi.
    Ha avuto il suo acme tra il 2008 e il 2012, trainato dai successi di Obama, ma adesso o si rinnova o verrà inglobato. Peraltro queste riflessioni inducono a pensare al ciclo di vita delle imprese IT. Twitter è stato il social di Obama e della primavera araba, ma rischia di non diventare maggiorenne

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  8. Tu guadagni un follower al giorno, io dalla primavera ne ho persi un'ottantina. Secondo me non hanno gradito quale retweet che ho fatto, ma chi se ne frega, nel mio profilo pubblico ciò che voglio.
    Concordo sulla fogna a cielo aperto. Sto aspettando anche io il momento opportuno per dire addio a Twitter.

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    1. Di questo passo il momento opportuno arriverà
      Grazie Daniele

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