Ho già scritto molte volte che a me il blog serve in larga parte come esercitazione ed allenamento alla scrittura. Mi basta davvero poco per trovare uno spunto che mi permetta di redigere un articolo o un post.
Oggi per esempio devo tutto a tre opere che hanno il colore blu di sfondo o forse farei meglio a dire che hanno il colore blu come tono dominante. Ovviamente sono opere realizzate da Nino di Mei. Sono opere realizzate da mio padre.
Naturalmente sono già comparse sul blog in altri articoli e credo siano tutti lavori realizzati a cavallo degli anni settanta. Lo ritengo molto probabile, ma dovrei esaminarle fisicamente e non solo attraverso delle immagini per esserne certo (magari un giorno farò anche questa classificazione).
Il primo lavoro, quello che ho usato in testa a questo articolo, ritrae il terrazzo di un bar del mio paese. Ci sono i coscritti e sembra sia in atto una festa. Credo sia un qualcosa che mio padre ha colto sul campo, un qualcosa insomma preso dal vero e vi devo confessare che per me è molto semplice vedere la scena ritratta come una cosa viva.
Il secondo lavoro è invece un quadro che ho visto in casa di una persona, appeso sulla parete del salotto (assieme ad altri lavori di mio padre). Il fiasco, la lampada, il posacenere sembrano tipici di un tempo ben datato.
Magari anche il libro ritratto aveva un titolo riferito a un'epoca ben precisa. Sarebbe bello saperlo.
Il terzo lavoro trasmette più un messaggio metafisico. Un messaggio però che non riesco a decifrare.
Non riesco a riportare alla memoria un luogo reale da quello che vedo e vi confesso che trovo inquietanti tutti quei personaggi senza volto.
Ma naturalmente tutto questo - senza tirare in ballo il periodo blu di Picasso e il Der Blaue Reiter tanto amato da Kandiskij - è nato grazie a questa persistenza sulle tele del colore blu che assume quasi il tono della poesia.
Probabilmente non sono le sole opere blu realizzate da mio padre. Magari sono relative tutte a un determinato periodo della sua vita.
"Grazie per la lettura"
Un bel blu
RispondiEliminaAlessia
Grazie Alessia
EliminaIl primo quadro avrei passato ore, da bambino, ad osservarlo.
RispondiEliminaIdem il terzo.
Forse ora grazie a questo post ho capito: è il blu, il blu usato così, con quei bianchi e gialli che risaltano, a creare una magia.
Moz-
Il primo piace molto anche a me. Il terzo lo trovo misterioso. Il secondo è un po' un classico, ma mio papà vendeva molti quadri di quel tipo.
EliminaGrazie mille Moz-
Ecco, hai detto bene: misterioso.
EliminaQuesto è ciò che crea il blu in quadri di questo tipo!
Moz-
Grazie Moz- è un quadro che amo molto il terzo
EliminaBelli i toni, in particolare del primo. I personaggi senza volto sono inquietanti, in effetti.
RispondiEliminaGrazie Grazia
EliminaMolto bella questa associazione con lo sfondo blu, lega tutti e tre i quadri in qualcosa di unico a prescindere dalla loro simbologia...forse per questo mi piacciono tutti e tre.
RispondiEliminaL.
sì, anch'io ho pensato la stessa cosa, grazie Linda
EliminaIo spero che non ti metto tristezza in quel "pensare"...e comunque tu pensi a prescindere perché è ciò che motiva la tua bella passione...
EliminaL.
Inteso come un qualcosa legato insieme. Li vedo anch'io così
EliminaGrazie Linda
Quel "pensare"era legato soprattutto al mio commento di ieri sul tuo racconto...
EliminaMa va bene comunque ...
L.
Ora capisco, ma associo quasi sempre i commenti al post commentato e capita di fraintendere!
EliminaIniziando a leggere avevo subito pensato anch'io a Kandiskij.
RispondiEliminaC'era poi un brevissomo racconto di Fredric Brown intitolato "Incubo in Blu", un po' diverso dai suoi soliti.
P.S. = Nel test c'è un "anno" senza h...
Trovato Marco grazie
EliminaConosco solo Sentinella di Brown