mercoledì 4 settembre 2019

Un calcio ai libri

Nino di Mei
Non so se questo calcio ai libri è dovuto al fatto che è appena cominciato il campionato di Serie A. Non so neanche se è dovuto al fatto che già si sanno le squadre che incontrerà l'Inter nel girone di Champions League. Non so neppure se dipende dal fatto che a giorni, da quello che mi è parso di sentire, ricomincerà a giocare la nazionale per la qualificazione al Campionato Europeo. Ma intento c'è un libro sul calcio che non ho mai letto e che qualcuno trova strepitoso... 

Da ragazzino mi piaceva giocare a calcio. Ero forte tecnicamente e dribblavo mica male ma ero scarso nel gioco duro, nei contrasti e sopratutto ero piccolino per l'età. Infatti, quando a quattordici anni andai in collegio, i miei compagni di classe milanesi, per l'altezza, non mi presero neppure in considerazione per la formazione della squadra, aggiungendovi anche il fatto che fossi un montanaro. 

Poi, un giorno, mentre si allenavano sul campo in porfido dell'istituto e io li guardavo da bordo campo, mi arrivò la palla, la stoppai di tacco e mi misi a palleggiare come fa Pelè nel film "Fuga per la vittoria"

I miei compagni ci rimasero male nel vedermi trattare la palla a quel modo e qualche settimana dopo mi fecero esordire nel torneo interno contro una classe di ragazzi più grandi. 

Purtroppo un "lancrisone" di terza superiore, brianzolo, mi massacrò di botte e non mi fece toccar palla

Capii di non essere Pelè! 

Ecco se dovessi scrivere un libro in cui parlo di calcio, userei tutti i paragrafi precedenti (escluso quello iniziale in corsivo) come incipit di un ipotetico romanzo dedicato alla vita e al mondo del calcio. Temo però che un libro del genere sia quello che ho intenzione di leggere a breve e che ha ispirato questo post. Parlo di Febbre a 90' di di Nick Hornby

Non so perché ma sono sicuro che rimarrò deluso nel leggerlo e non so neppure perché sono convinto che porti avanti un'idea simile a quella che vorrei scrivere io. Forse mi piacerebbe leggere pure qualche altro libro dello scrittore e sceneggiatore britannico. 

Ma come sicuramente, avrete capito, non so proprio da che parte cominciare. 

Perciò se volete favorire

Intanto il libro che ha ispirato questo articolo parte così: 

Mi innamorai del calcio come mi sarei poi innamorato delle donne: improvvisamente, inesplicabilmente, acriticamente, senza pensare al dolore o allo sconvolgimento che avrebbe portato con sé. 
Nick Hornby - Febbre a 90' 


"Grazie per la lettura"

8 commenti:

  1. Non posso giudicare il libro in questione perché non l'ho letto neanch'io, però se posso consigliarti un libro a sfondo calcistico davvero intrigante è "Futbol. Storie di calcio" di Osvaldo Soriano, che racconta in modo surreale, feroce, malinconico e grottesco il calcio argentino, inventandosi anche un'improbabile Coppa del Mondo di calcio disputata in Patagonia nel 1942 (ma fornendo anche articoli seri, come un'intervista-confessione a Obdulio Varela, il capitano dell'Uruguay che nel 1950 fece disperare i brasiliani vincendo la Coppa del Mondo proprio nel Maracanà che era pronto a festeggiare i padroni di casa... fu tragedia nazionale. N.B.: da questo racconto di Soriano è stato tratto anche un film sotto forma di "documentario storico", ovviamente falso).
    Io non impazzisco per il "realismo magico" degli scrittori sudamericani, ma in questo caso l'umorismo grottesco e onirico, la ferocia in cui racconta la "garra" argentina per il "futbol" (coi campetti di periferia in cui la squadra ospite viene puntualmente massacrata di botte dai tifosi di casa) è davvero coinvolgente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Conosco Soriano: un altro testo che ho nella lista, ne ho sentito parlare molto bene.
      Grazie Ariano

      Elimina
  2. A me piace tantissimo il disegno (ma amo anche il calcio per solidarietà maschile)
    Alessia

    RispondiElimina
  3. Non è semplice raccontare lo sport, e il calcio più in particolare... io ho scritto un racconto che è stato anche premiato dove immagino qualcosa che possa essere capitato intorno alla fantastica figura di Wilma Rudolph, ma con il calcio ancora non mi sono cimentato, perlomeno lato "fiction". Bello il riferimento più su alla garra e (charrúa), che nasce però da un vergognoso comportamento dei bianchi invasori verso i veri abitanti del sudamerica

    RispondiElimina
  4. Febbre a 90° è bellissimo, ovviamente è molto didascalico soprattutto se non si conosce il campionato inglese di quel periodo, ma diciamo che un appassionato di calcio ( quello da stadio soprattutto ) può rivedersi in molti aspetti.
    Il problema è che per me Hornby scrive sempre le stesse cose, cioè il suo personaggio tipo è sempre quello, però Alta Fedeltà e Febbre a 90° sono due gran bei romanzi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il calcio inglese mi è sempre piaciuto e mi piace tutt'ora, è il motivo per cui sono attratto d aquesto libro
      Grazie Pirkaf

      Elimina

Questo blog ha i commenti in moderazione.

Info sulla Privacy