Ho letto diversi romanzi che hanno il mare o l'oceano - per così dire - come protagonisti. Ogni tanto mi capita di prenderne qualcuno dalla mia libreria e rileggerlo. Ne possiedo diversi. Chissà perché oggi ho pensato di redigere un post citando cinque di questi libri. Forse è colpa del periodo vacanziero.
Forse è solo per questo motivo che mi sono divertito a creare questo articolo dove cito alcune titoli. Confesso, però che sono romanzi a cui sono molto affezionato, per un motivo o per l'altro.
- Isole nella corrente di Ernest Hemingway
Lo scrittore americano ha scritto molti romanzi ambientati in luoghi di mare, o sul mare addirittura. Con uno di questi si è preso anche il nobel. Ma quello che cito non è il suo romanzo più famoso. Si tratta anche del suo primo libro postumo, ma c'è lo stesso molto della sua mano creativa.
- Lo squalo di Peter Benchley
Ho già scritto da qualche parte che questo romanzo ha ispirato un pochino il mio Il male tra gli ontani: romanzo che sto pubblicando a puntate in questo periodo. Non potevo evitare di non citarlo in questo articolo. Naturalmente se siete suggestionabili non leggetelo al mare.
- Tenera è la notte di Francis Scott Fitzgerald
Ho soggiornato sulla Costa Azzurra un paio di volte e spesso ci capito di passaggio. Mi piace pensare di essere come Francis Scott Fitzgerald ogni volta che ci vado. Amo questo libro quasi come il suo capolavoro Il grande Gatsby. Trovo che abbia un fascino particolare anche se si tratta di un incompiuto.
- Il postino di Neruda di Antonio Skármeta
Un giorno andrò in Argentina e poi anche in Cile. Se andrò in Cile magari passerò a visitare la costa descritta in questo breve romanzo: la costa di Isla Negra. Mi ricorda anche una storia d'amore che ho vissuto, ma questa è un'altra storia.
- Moby Dick di Herman Melville
Il libro per i veri marinai. Una storia di mare leggendaria. Quante volte ho sognato di imbarcarmi e andare lontano come il protagonista Ismaele. Chi non lo ha pensato almeno una volta in vita?
"Grazie per la lettura"
Ventimila leghe sotto i mari?
RispondiEliminaPerchè no!
EliminaGrazie Ernesto
Tutti bellissimi libri, Moby Dick, il mio preferito!Buona giornata Ferruccio
RispondiEliminaGrazie Anna
EliminaBuona giornata te!
L'Odissea
RispondiEliminaAlessia
Anche Omero giusto
EliminaGrazie Alessia
Bellissimo questo nuovo post!
RispondiEliminaLo vedo quasi come un inno all'amore ,bisogna solo cogliere verso quale direzione ci sentiamo spinti,se dalla lettura,dalla stessa cultura,dal mare,dal periodo estivo,dal viaggio esteriore ...interiore in cui vogliamo inoltrarci!
C'è un senso profondo di libertà qui...che fa eco tra chi scrive e chi legge,nessuna offesa,nessun inganno,nessun giudizio...solo piacere di ritornarci!
L.
Grazie per l'apprezzamento Linda: è solo ciò che vorrei far scaturire dai miei post
EliminaSolo ?È possibile sentire il bene e propagarlo... basta crederci e smettere di dare spazio o ascolto al male ,altrimenti quest'ultimo si renderà sempre più credibile facendoci smettere perfino di sognare!
RispondiEliminaL.
Far bene le cose in cui si crede penso sia una forma di bene. Bene per sè stessi e per chi si trova a interagire. Grazie
EliminaA me il mare ( nel senso di andarci ) non piace, però mi piace un sacco guardarlo, specie al tramonto, ed anche leggere i libri che le riguardano ( ultimamente sto leggendo alcuni racconti Conrad proprio dedicati ai suoi viaggi in nave ).
RispondiEliminaVero, Conrad
EliminaGrazie Pirkaf
Molti di Clancy, Cussler e Smith hanno per protagonista occulto il mare, l'elemento acquatico, inteso anche l'artico, ma se dovessi indicarne una pariglia direi Come il mare di Smith e Il quinti giorno di Schatzing.
RispondiEliminaHo letto in maniera distratta gli autori che citi, ti ringrazio per le segnalazioni Massimo
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