Come ben sa chi legge Otium, non faccio recensioni. Quando parlo di un libro in prevalenza, ma anche quando si tratta di parlare di film, di musica e o di arte, state certi che lo faccio da un punto di vista soggettivo. Un qualcosa più sul mi piace non mi piace.
Ovviamente risulta molto facile per chi legge dare la giusta interpretazione se presentata in questo modo.
Detto questo non crediate che non sia in grado di fare un'analisi dal punto di vista critico.
Ci sono tematiche in cui sono molto addentrato che fanno sì che anche un giudizio soggettivo in alcuni casi abbia anche una valenza critica. Ma preferisco che chi mi legge sappia che un determinata critica il più delle volte è dovuta, come ho scritto nel paragrafo precedente, a fattori soggettivi.
Per esempio, io non apprezzo lo stile di scrittura di Stephen King. In poche parole non mi piace come scrive. Sarebbe impossibile per me riuscire a recensire i suoi lavori, non ne uscirebbe molto bene. Al contrario mi piace molto la scrittura di Hemingway.
In ogni caso non recensisco nessuno dei due e i post che parlano di questi due autori sul mio blog parlano chiaro.
Questo ovviamente vale per tutti. Ci sono delle persone che trattando una precisa tematica o un dato argomento sono dei veri maestri. Ma solo la punta dell'iceberg ha la qualità per una vera valutazione critica.
Per tutti gli altri dovrebbe valere il giudizio soggettivo. Così mi fanno ridere i personaggi che recensiscono film western con protagonisti i nativi senza avere la minima idea di chi siano i nativi.
Così come mi fanno ridere coloro fanno la voce grossa e recensiscono film e libri ma capisci che non sono neppure in grado di capire il post che hai pubblicato considerando il commento che ti hanno lasciato.
Insomma per conto mio il marasma di recensioni che si trovano in rete sono lo specchio mediocre della nostra epoca. Bisognerebbe imparare a dire che una cosa piace o non piace, senza voler fare i professori.
Sempre che la nostra professione non si identifichi con ciò che recensiamo: le cose cambiano in questo caso.
"Grazie per la lettura"
Degli amici lo definiscono il sistema "trippa advisor". Come sul (quasi) omonimo sito puoi massacrare un locale solo per partito preso - e condizionare quindi altri a disdire prenotazioni o cose del genere, causandogli quindi un rilevante danno economico - anche con libri, film, videogiochi e altre opere d'intrattenimento una o più recensioni di merda possono atterrare l'opera a cui si riferiscono peggio del montante di un peso massimo. E tanti siti, qualunque cosa offrano, PREVEDONO un sistema di recensioni! Anche la roba che compri su Amazon può essere recensita; così l'incontentabile di turno, soprattutto se è tra i primi a recensire, massacra magari un ottimo prodotto che finisce per non vendere più. No: le recensioni online andrebbero semplicemente vietate per legge, esclusi gli addetti ai lavori, come hai specificato alla fine del post.
RispondiEliminaGrazie Berthus, temevo di essere una pecora nera nel pubblicare questo post. Per fortuna anche tu la pensi come me.
EliminaÈ un discorso delicato proprio perché sono necessarie competenze sull'argomento e alla fine rimane una componente soggettiva. È una variante del problema di chi controlla il controllore.
RispondiEliminaSenza dubbio l'aspetto soggettivo ha sempre un po' di peso, credo sia naturale, ma una recensione deve essere il più possibile oggettiva e deve avere tutte le competenze sull'argomento. Un buon recensore non varia molto il suo campo di azione. Ma se un giorno recensisce un libro, un giorno un film, un giorno un disco a me non convince molto. E ce ne sono molti di recensori del genere :-D Grazie Massimo
EliminaQuando ho letto: "Giudizio soggettivo che mi pare sia anche quello che caratterizza molti post, spacciati per recensioni" sono scoppiata a ridere.
RispondiEliminaHo letto me stessa anche se onestamente io l'ho scritto parecchie volte nei commenti di non essere una professionista, anzi...
Ultimamente una tizia mi ha pure insultata per via delle mie "recensioni". Sul momento mi sono alterata, poi mi sono fatta una risata perchè la tizia mi ha dimostrato che, sì mi commentava, ma evidentemente non ha capito nulla...Non ha capito che il mio non è un lavoro, ma solo un divertimento come lo è la mia passione per leggere.
Questo per quel che mi riguarda.
Per il tuo post, concordo con te. Una recensione deve essere professionale, fatta da una persona che abbia le competenze giuste per farla. Ciao con abbraccio
Grazie Maria... mi lascio andare anch'io a volte a giudizi s cose che leggo, ma con il tempo ho proprio messo davanti questa fissa per il giudizio che spesso non è critico, nel vero senso della parola. Un libro più essere brutto ma può piacere ed essere esaltato da un giudizio che non dovrebbe essere visto come una recensione. Però può anche succedere che un bel libro non venga capito, specialmente perchè non esaminato in tutte le sue forme. Per questo ritengo pericolose le recensioni
EliminaLe recensioni parlo per il settore che mi riguarda, i viaggi, sono ormai inaffidabili, non sto a spiegare il perchè, ma penso si possa capire...Certi hotel non sono come vengono recensiti dai viaggiatori, nel bene e nel male. Anch'io le proibirei, così non servono a niente, e possono fare danni! Per quel che riguarda i libri, penso ci voglia una grande esperienza per recensirli, tu Ferruccio ce l'hai, ma giustamente ci vai cauto. Poi come dici tu c'è anche l'aspetto soggettivo, a me ad esempio Stephen King piace. Ti auguro una buona "calda" giornata!!
RispondiEliminaGrazie Anna siamo sulla stessa lunghezza d'onda. La soggettività non può spingerci a fare recensioni: per la serie "non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che mi piace" è un criterio sbagliato
EliminaNemmeno io faccio recensioni, per motivi in parte simili ai tuoi. Se devo partire dai miei gusti personali per poi cercare motivi a loro giustificazione, penso che l'umanità possa fare a meno delle mie recensioni.
RispondiEliminaComprendo, grazie Grazia
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