Non so di preciso quanti libri tradotti da Fernanda Pivano ci sono nella mia libreria. Sono diversi e ogni tanto me ne capita tra le mani qualcuno. Ho molti libri in cui ci sono anche delle sue prefazioni, specialmente in romanzi e raccolte di racconti recenti.
Ho letto anche molti articoli su varie riviste e quotidiani, prima che la rete si facesse strada. Insomma la traduttrice, scrittrice e giornalista genovese ha sicuramente il suo peso, un peso non indifferente, nella nostra cultura, sopratutto per averci fatto conoscere e, nel mio caso, apprezzare, la narrativa nordamericana.
Io amo particolarmente la biografia che ha scritto su Ernest Hemingway: si tratta anche di uno dei pochi libri rilegati che ho in casa. Un libro che ho letto nel giro di un paio di giorni. Una biografia ricca di aneddoti e naturalmente molto interessante e che andai a recuperare per approfondire ciò che veniva citata dalla stessa autrice nelle prefazioni o nelle postfazioni dei romanzi tradotti del Nobel americano.
Una biografia piena di passione, basata su lettere inedite e documenti di prima mano, anche perché Fernanda Pivano fu legata a Hemingway da un profondo sodalizio professionale e culturale.
Ora la biografia non è raccontata in ordine cronologico, ma i vari capitoli si susseguono tra ricordi ed emozioni. Un libro che trovai molto tenero, con un Hemingway sincero e quasi disperato. Una biografia che tutti gli appassionati di Ernest Hemingway dovrebbero leggere, ma il mio naturalmente è un punto di vista soggettivo.
Oggettivamente, invece della Pivano, purtroppo, non ho mai letto nulla delle sue opere narrative. So che ci sono diversi titoli ma in tutta onestà non conosco nulla e per questo aspetto chiedo a voi un contributo. Oppure passate anche solo per un augurio!
La mattina di giovedì 6 luglio 1961 il minuscolo centro montano di Ketchum nello Idaho fu sconvolto da una confusione che non aveva nulla a che fare con il solito afflusso turistico. quattro giorni prima, la domenica 2 luglio all'alba, si era ucciso Hemingway e da tutte le parti del mondo il 6 luglio arrivarono amici, giornalisti e curiosi che andavano a salutarlo l'ultima volta.
Fernanda Pivano - Hemingway
"Grazie per la lettura"
Mi pare la stimi molto. Auguri
RispondiEliminaAlessia
Non sbagli, grazie Alessia
EliminaConosci benissimo i tormenti di Hemingway.
RispondiEliminaAbbastanza, almeno per quello che si racconta... poi bisognerebbe essere dentro ogni uomo per conoscerlo davvero. Grazie Gus
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