L'ultimo anno sento spesso tirare in ballo la narrativa di Aldous Huxley. E la frase che ho usato nel paragrafo in corsivo iniziale, presa dal suo libro più famoso: Il mondo nuovo, mi sembra molto attuale.
Credo proprio che mi deciderò davvero a leggere questa distopia: sembra essere coerente con ciò che accade adesso o almeno ciò che penso io. E visto che l'ho toccato per mano molte volte, questo romanzo, c'è da chiedersi come mai non lo abbia ancora fatto (prenderlo e leggerlo e non andare solo a citazioni).
Be' vediamo di andare avanti...
Io purtroppo non riesco a distinguere tra destra politica e sinistra politica. Mi sembra che l'umanità sia ormai modellata come l'iceberg di Huxley. Un nono che vive sopra la linea dell'acqua - schierandosi a destra o a sinistra in base all'occorrenza - e decide vita morte e miracoli degli otto noni che stanno sotto.
Il nono sopra si preoccupa di non finire sotto la linea dell'acqua, mentre gli otto noni posti sotto si arrabattano con la speranza di salire a respirare alla luce del sole.
A volte mi domando dove sono io. Se sopra o sotto. Forse sotto e mi piacerebbe essere sopra. Forse sono sopra ma mi sento lo stesso come uno che sta sotto la linea dell'acqua. Forse a volte sono sopra e sono felice. A volte sono sotto e sono lo stesso felice.
Non lo so.
La sensazione però che che la popolazione sia suddivisa in questo modo per me è molto vicina alla realtà. Ovviamente accetto - democraticamente - altri contributi.
Dimenticavo, l'incipit...
Un edificio grigio e pesante di soli trentaquattro piani. Sopra l'entrata principale le parole: "Centro di incubazione e di condizionamento di Londra Centrale" e in uno stemma il motto dello Stato mondiale: "Comunità, Identità, Stabilità". L'enorme stanza al pianterreno era rivolta a nord. Fredda, nonostante l'estate che sfolgorava al di là dei vetri, nonostante il caldo tropicale della stanza stessa; una luce fredda e sottile entrava dalle finestre, cercando avidamente qualche manichino drappeggiato, qualche pallida forma di mummia accademica, ma trovando solamente il vetro, le nichelature e la tetra lucentezza della porcellana di un laboratorio.
Aldous Huxley - Il mondo nuovo
"Grazie per la lettura"
Di Huxley ho letto Il mondo nuovo, il romanzo, che non m'è piaciuto, e Ritorno al mondo nuovo, il saggio, che m'è piaciuto e ritengo anche attuale.
RispondiEliminaGrazie Daniele... Li ho avuti tra le mani molte volte ma non li ho mai letti per intero
EliminaA volte penso sopra, a volte sotto... più semplicemente siamo in balia dell'acqua.
RispondiEliminaMai letto Huxley
come potrei darti torto?
EliminaGrazi Ernesto
Mai letto Huxley, ma sicuramente mi sento sotto la linea dell'acqua, specialmente da quando ho letto cos'è il Cot Report. Circa 10 o 15 persone nel mondo che decidono quali futures, (azioni) comperare o vendere. L'amministrazione Obama ha voluto questo report pubblico. Ma forse già si sapeva! Buona giornata Ferruccio!
RispondiEliminaBuona giornata a te Anna, grazie
EliminaNeanche io ho mai letto Huxley. Comunque sia alla fine gli otto noni di sotto ce l'hanno fatta ad affondare il Titanic ;-)
RispondiEliminaEsatto, chi ha orecchio per intendere, intenda...
EliminaGrazie Ivano
Il Mondo Nuovo l'ho qualche anno fa, è persino citato nel mio romanzo, ma quella metafora proprio non la ricordavo.
RispondiEliminaDa chimico posso dirti che il rapporto di galleggiamento è dovuto alla particolare struttura cristallina dell'acqua: cioè l'organizzazione dei singoli elementi, e i cambiamenti nei loro rapporti quando stipulano tra loro un contratto relazionale, è ciò che determina la struttura complessiva dell'intera società, quindi poi i rapporti di potere al suo interno.
Belle anche la tua spiegazione da chimico, che rende l'idea pure a livello sociale
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