Tra le cose che meno amo del blogging c'è una certa ipocrisia che ruota attorno a varie community. La cogli da come si mandano avanti certe tematiche e da come si sviluppa l'interazione tra i vari blog che ne fanno parte.
Blog e blogger che parlano della stessa cosa soltanto per sentirsi parte di una determinata famiglia e che spesso non escono da qual determinato nucleo. Blog e blogger che non mi appaiono per niente veri, insomma. Blog e blogger che dal mio punto di vista fanno un blogging per nulla in linea con ciò che io considero importante e che ho riportato nel paragrafo in corsivo.
So che è del tutto naturale, nella fase iniziale, cercare ispirazioni da chi è partito prima di noi e da chi magari parla delle cose che pure noi amiamo. Trovo sia naturale seguirne le tracce e spingerci a cercare collaborazioni e amicizie con chi ipoteticamente la vede come noi, ma con il passare del tempo creare un proprio stile e imporre anche nei contenuti la propria personalità deve essere qualcosa in più di un fenomeno passeggero: indipendentemente da ciò che abbiamo in cambio.
Adesso, essere educati e rispettosi del lavoro altrui deve essere una caratteristica di un blogger e di chiunque abbia un'attività on line ma questo non ci deve spingere a lasciare commenti faziosi e ipocriti in piattaforme che non ci identificano solo perché siamo spinti dal desiderio di farci notare.
Come non ci deve spingere a subire condizionamenti da nicchie e quant'altro solo perché ci illudiamo di avere una voce in capitolo. Non ho dubbi sul fatto che un simile modo di mostrarsi porti a un'aridità di contenuti e a un vuoto di idee che a lungo andare ci faranno abbandonare ciò che ci ha spronato a partire.
Il novanta per cento dei blog con cui mi sono trovato a interagire è sparito e non pubblica più. Mi spiace, ma credo che ciò sia accaduto soltanto perché non è stato fatto del blogging giusto, o sbaglio?
"Grazie per la lettura"
Mah, scrivere degli stessi argomenti già presenti in molti altri blog significa partire già con un sacco di concorrenti e rischiare di creare una sorta di fotocopia. Probabilmente molti blogger perdono motivazioni dopo un po' e abbandonano.
RispondiEliminaSecondo me ogni blogger deve trovare il proprio modo di fare blogging perché è l'unico modo per far sentire veramente la propria voce.
Far sentire la propria voce in maniera personale, esatto Massimo, grazie
EliminaI blog nascono e muoiono per varie ragioni. Alcune volte è per il motivo che citi: non è stato fatto il blogging nel modo giusto. Altre è perché il blogger ha magari perso interesse.
RispondiEliminaBisogna trovare la propria strada e la propria voce, e si potrà andare avanti per anni.
Sì Daniele, le ragioni sono diverse: ho citato quella che io ritengo più lampante o quella che io noto come più difettosa.
EliminaGrazie
Più che blogging mi sa che racconti un aspetto tipico di tutto ciò che viviamo oggi
RispondiEliminaLo credo anch'io, grazie Ernesto
EliminaDa lettrice di blog ,sto notando sempre più che alcune persone/blogger li utilizzano e li indirizzano con tutte le caratteristiche di un profilo facebook...e credo che vadano a finire un po in quella sorta di "cimitero" su cui ci hai fatto un post.
RispondiEliminaL.
Lo so, è un qualcosa che fa male questa deriva. Molti però non lo capiscono, pensano di fare del sano blogging...
EliminaGrazie Linda
Per continuare è necessario continuare a scrivere delle proprie passioni, o almeno provarci.
RispondiEliminaAnche questo ci vuole, grazie Luke
EliminaCredo che i blog spariscano anche perché chi li ha creati non aveva idea dell'impegno necessario a tenerli in piedi degnamente. La tendenza a cercare una "famiglia" può essere un limite, ma è anche un lato che amo del blogging.
RispondiEliminaBasta che siano "famiglie" per bene :-D
EliminaIn questo caso sono d'accordo anch'io.
Fare i brillanti a tutti i costi no. Grazie Grazia
E se ti dicessi che è l'unico blog che leggo il tuo?
RispondiEliminaAlessia
Sei di parte Alessia
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