Non ricordo quando mio papà ha cominciato a dipingere. Forse prima che nascessi: è assai probabile. Io l'ho sempre visto dipingere.
Quando ero piccolo posso tranquillamente affermare che tutto il suo tempo libero era orientato alla pittura.
Quando andavamo in giro per i boschi e per le montagne della zona si portava sempre l'occorrente per ricavare degli schizzi. Nello zaino, assieme al pranzo al sacco c'erano sempre matite, notes e altri oggetti cari ai pittori. Strumenti che usava per ricavare schizzi che diventavano tele una volta a casa.
Ricordo pure le mostre di pittura che allestiva nella palestra scolastica del paese il mese di agosto. Era così che trascorreva le sue due settimane di ferie.
Poi ci sono stati anni in cui non ha badato troppo a questo aspetto, preso come ero dal mio egoismo adolescenziale e dai miei progetti terra a terra.
Ogni tanto si ritirava da solo presso una baita in un maggengo a mezz'ora di strada dal paese. Se ne stava lì qualche giorno, e solitamente dipingeva, anche se mi è capitato di vedere anche sculture da lui realizzate in quel luogo.
Non ricordo naturalmente quando ha smesso di dipingere e quando ha smesso di occuparsi di arte. Forse non lo ha mai fatto completamente. Anzi ne sono sicuro. Dentro di lui non ha mai smesso.
Ora mi piace ricordare che l'ultimo suo lavoro sia quello che ho postato in testa a questo post. Un disegno fatto su cartone. Si legge la data del '93 e non ho trovato altri lavori con una data posteriore a questa. Può darsi però che legga male la data e che sia un disegno realizzato anteriormente, ma non importa.
Mi piace pensare che sia l'ultimo. Non ho idea di come sia nato e da cosa sia stato ispirato. Non so che significato possa avere. E non immaginate quante domande mi porti a fare ora.
Ma le domande, adesso, me le pongo con quasi tutte le opere di mio padre.
"Grazie per la lettura"
Io ho sempre ammirato come tu sia riuscito a lasciare in vita qualcosa che sotto gli occhi di tutti è testimonianza che ...ancora esiste.
RispondiEliminaQuella bellezza come l'espressione dell'arte che non muore mai...è la "voce" che attraverso il tuo scrivere rappresenta le arterie di questa bellezza che sempre si muove ed ancora respira...
L.
Trovo che certi valori che si vedono attorno ai propri occhi debbano essere "valorizzati", anche senza un motivo specifico
EliminaGrazie Linda
Bello, sembra molto sofferto
RispondiEliminaAlessia
Boh...
EliminaGrazie Alessia
Belli questi articoli intimisti, a me piacciono molto, dimostrano il bene che volevi e che vuoi ancora oggi a tuo padre. Un modo giusto per ricordarlo e per ricordare certi suoi valori che ti ha trasmesso. Grazie per raccontarti.
RispondiEliminagrazie a te Maria!
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