Poche settimane ho fatto delle fotografie alla cassa di legno nella quale sono contenuti molti disegni, studi e schizzi di mio padre Nino di Mei. Le ho fatte con il telefono cellulare in un giorno di pioggia in cui mi sono trovato senza corrente elettrica per un blackout e quindi abbiate pazienza per il risultato.
So che potevo fare meglio.
Nella cassa, oltre ai disegni, ci sono anche diverse attrezzature che mio padre usava quando dipingeva. C'è un seggiolino pieghevole, c'è un cavalletto, c'e una borsa con dentro dei notes. C'è una valigetta piena di tubetti di colori a olio.
C'è un bicchiere di alluminio in cui sono infilati dei pennelli di varie fogge e dimensioni. Ci sono dei libri e delle riviste. C'è anche un spolverino impermeabile avvolgibile con un basco abbinato, sempre impermeabile, che mi ricordano tanto le figure di certi pittori francesi del passato.
C'è tanto in questa cassa, insomma. Un vero tesoro.
Ma ce n'è un'altra di cassa del tesoro, diversa da quella fisica che ho appena illustrato. Una vera e autentica cassa del tesoro, molto più preziosa e unica di quella raccontata nei romanzi di avventura e di appendice.
Ne abbiamo tutti una. E ognuna è diversa dall'altra nella sua unicità.
Ogni essere umano ne ha una e molte volte neppure si accorge di averla. Quella cassa del tesoro che ci fa diventare quelli esseri splendidi e pregiati in cui ci specchiamo ogni mattina.
Una cassa del tesoro da cui estrarre le nostre magie. Magie ispirate a ciò che abbiamo vissuto. Magie ispirate a ciò che abbiamo imparato. Magie apprese da chi abbiamo conosciuto. Una cassa del tesoro in cui metteremo gioielli che ancora non abbiamo.
Una cassa del tesoro dal valore inestimabile. Una cassa che non fa distinzioni nel raccogliere valori. Una cassa del tesoro che tutti hanno e che tutti arricchiscono minuto dopo minuto, giorno dopo giorno, mese dopo mese.
Ma non dobbiamo confonderla con i tesori che spesso ci annebbiano la vista. Ne abbiamo tutti una e se ancora non l'abbiamo trovata dobbiamo solo guardare dentro noi stessi.
"Grazie per la lettura"
Ecco cosa tenevi in riserbo!
RispondiEliminaUna "rivelazione" che rivoluziona l'animo umano...mi hai commossa!
L.
Esagerata!
EliminaGrazie Linda
No...per nulla!
RispondiEliminaL.
Grazie due volte, anzi tre, allora Linda
EliminaPerché senti di ringraziarmi,forse dovrebbero farlo tutti i tuoi lettori...forse dovrei farlo io ...forse il mio commento è già un grazie...forse il fatto che questa cassa del tesoro ce l'abbiamo tutti non vuol dire che ne siamo i possessori vero?
RispondiEliminaL.
Una bella domanda Linda: in realtà dovremmo averla tutti, poi...
Eliminapoi...questo:
RispondiElimina"Un tesoro che non mi appartiene, ma che è di tutti!"
Già una bella domanda alla quale sono giunta perché ti seguo con piacere ed interesse...
L.
Se un giorno dovessi pensare di non avere più qualcuno che mi segue con piacere e interesse, chiuderei non il blog, ma smetterei di scrivere...
EliminaGrazie ancora Linda
Molto bello quello che scrivi Ferruccio
RispondiEliminaGrazie Ernesto!
EliminaEsiste la famosa parabola del mendicante che chiede l'elemosina a un angolo di strada, seduto, senza saperlo, proprio su una cassa del tesoro. Mi pare evidente il significato sottinteso.
RispondiEliminaSi sono d'accordo con Linda e Ernesto è molto bello quello che scrivi, te l'ho già detto mi "smuovi" dentro sempre qualcosa. E' un piacere venire qui! Buona serata Ferruccio
RispondiEliminaBuona serata a te Anna e grazie
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