Pochi giorni fa è scomparsa la scrittrice americana Judith Krantz, considerata da molti la regina di un certo genere di narrativa rosa. Tuttavia, una regina sconosciuta al mio cospetto, sebbene abbia venduto milioni di copie dei suoi romanzi. Non l'avevo mai sentita nominare prima di leggere la notizia della sua morte.
Ogni giorno si presenta un nuovo autore nel panorama letterario mondiale. In alcuni casi si tratta di un emergente che si affaccia per la prima volta con la propria opera imperdibile. In altri casi si tratta invece di veri monumenti delle letteratura che per qualche motivo non si sono mai incontrati e neppure mai si sono sentiti.
Credo sia il caso di Judith Krantz, scrittrice americana di romanzi rosa, scomparsa nei giorni scorsi a 91 anni. Una delle scrittrici più vendute di sempre a detta de' Il New York Times. La scrittrice infatti vanta vendite con più di 85 milioni di copie, e libri tradotti in 50 lingue.
In Italia i suoi libri sono pubblicati da Mondadori, anche se la Krantz era nota soprattutto negli Stati Uniti e al pubblico americano.
Prima di dedicarsi alla scrittura, la Krantz ha lavorato dapprima nel mondo della moda, per poi passare al giornalismo. Durante la sua carriera ha scritto per i più importanti magazine femminili. Riviste come Maclean’s, Cosmopolitan e Good Housekeeping.
Tuttavia ha scritto il suo primo romanzo, Scrupoli, nel 1978, quando aveva già cinquant'anni. Ma il successo è stato trionfale e da allora non si è più fermata. In seguito ha pubblicato altre nove opere, l’ultimo romanzo e di circa vent'anni fa.
I suoi romanzi hanno personaggi e protagoniste (sempre donne bellissime) che si muovono per lo più in ambienti di alta classe. Storie con la trama che si sviluppa nelle principali città del mondo occidentale alla moda: Parigi, New York, il principato di Monaco...
Insomma quasi mi pare di intuire il genere di storie, ma ahimè, a parte l'incipit di questo romanzo che ho trovato in Wikipedia per ricordarla, non ne so assolutamente nulla.
Ovvio, quindi, e più che naturale trovarmi a chiedere lumi a voi...
Fauve attraversò precipitosamente l'atrio nello svolazzante impermeabile lucido, rosso-semaforo, e riuscì a infilarsi tra le porte dell'ascensore un attimo prima che si rinserrassero. Affannata, cercò di chiudere il grande ombrello a strisce perché non sgocciolasse addosso agli altri che erano stipati insieme a lei, ma in quella calca si ritrovò con le braccia bloccate contro i fianchi.
Judith Krantz - La figlia di Mistral
"Grazie per la lettura"
Mai letta e mai sentita
RispondiEliminaAlessia
Grazie Alessia
EliminaConfesso che, a differenza di altri, come per esempio la Steel, oltre a non averla letta non l'ho neanche mai sentita
RispondiEliminaMolto americana, amata in patria a quanto pare!
EliminaGrazie Massimo