Quando si scrive un racconto... quando si scrive un romanzo, si vuole sicuramente trasmettere un messaggio, ma non sempre l'autore se ne rende conto di quale sia il messaggio preciso.
Spesso quello che lo scrittore vuol veicolare non viene compreso dai lettori che recepiscono tutta un'altra cosa (è un aspetto per cui vado molto cauto con le critiche e con le recensioni che leggo).
Dopotutto, molte volte ho la sensazione che neppure lo scrittore sappia esattamente quale messaggio stia cercando di veicolare, magari pensa di aver scritto una storia d'amore solo per dimenticare un amore infelice e quello che invece trasmette è tutta un'altra faccenda.
Un'analisi critica attorno a uno scritto non sempre coglie dove una storia vuole andare a parare. Se uno scrittore ce la mette tutta nello scrivere in maniera sincera può essere benissimo frainteso.
Dal mio punto di vista sarebbe necessario conoscere a fondo la vita di quello scrittore per capire il racconto e per darne un giusto valore e non basarsi solo sugli aspetti più evidenti e captabili della storia.
Ecco perché quel commento su Linkedin mi ha sorpreso.
Non avevo mai visto la storia sotto quella luce. E mi fa capire quanto ancora non conosco di me stesso. Naturalmente questo aspetto è un grande pregio della scrittura.
Ho sempre intuito che se fatta bene e con impegno ha un potere quasi "terapeutico" ed è in grado di rilevare il profondo che vive dentro di noi.
La scrittura è in grado di farci comprendere e perché no anche gestire gli stati emotivi della vita. E ogni volta che i risultati mi mostrano questo lato della medaglia, capisco che non potevo fare nulla di meglio nella vita.
Ovviamente credo che tutte le attività che hanno a che fare con qualche forma d'arte siano in grado di scavare profondamente nel nostro inconscio e quando si scoprono certe verità si rimane davvero sorpresi, poi uno può anche leggere la storia di un gatto e trovarla una sciocchezza.
"Grazie per la lettura"
La scrittura è senza dubbio terapeutica
RispondiEliminaSono d'accordo con te Ernesto
EliminaGrazie
È proprio così, la scrittura letteraria non è mai a senso unico, le sue interpretazioni sono molteplici, è una macchina per generare interpretazioni, come insegna Umberto Eco, e poi i critici spesso non prendono in considerazione le intenzioni dell'autore, e anch'io rimango stupito.
RispondiEliminaL'ho sperimentato più volte, grazie Emanuele
EliminaDavvero è come dici: tu scrivi, e chi legge ci trova dentro anche temi che non sapevi di avere toccato. Questo non solo perché la storia, una volta resa pubblica, appartiene anche al lettore che la filtra attraverso la sua sensibilità, ma anche perché spesso ciò che esce lo fa a nostra insaputa. Affascinante, a dir poco.
RispondiEliminaEsatto: affascinante
EliminaGrazie Grazie
Ma figurati, Ferruccio, e pensa me con due monografie sulla mia produzione, addirittura hanno scomodato Saba e Montale e non solo. Il fatto è che l'autore deve farsi lettore quando legge un giudizio critico sulla propria opera, una cosa che non è affatto facile.
RispondiEliminaBuone scritture per tutti noi!
Non è facile per niente
EliminaGrazie Emanuele
Diciamo che ti è andata ancora bene... Nel senso che questa è una cosa positiva, che il lettore abbia avuto ulteriori interpretazioni di un tuo lavoro, cogliendo aspetti che hai veicolato più o meno inconsciamente...
RispondiEliminaIl lettore potrebbe anche travisare completamente o non capire nulla.
Esempio (un mio post dell'anno scorso):
https://arcaniearcani.blogspot.com/2018/05/quando-il-lettore-non-capisce-lo.html
Per me è un problema che mi pongo ogni volta che pubblico un racconto... Uno dei miei racconti più riusciti (per me) è una metafora di un ragazzo che viene mandato in collegio. Ha un aspetto fantascientifico (un viaggio in astronave) e molti lettori si perdono in questo aspetto e non hanno mai capito il vero significato. Capisco bene il tuo disappunto...
EliminaGrazie
La narrativa di genere, temo, è un problema che spesso si porta dietro. In parte credo sia dovuto a un pregiudizio del lettore, che non riesce ad andare oltre il testo letterale. Se però pensiamo che un tempo buona parte della narrativa aveva significati metaforici (vedi le parabole di Gesù), sembra un'involuzione di pensiero...
EliminaGrazie, Ferruccio. Ti ho risposto anche sotto il mio post.
Grazie Marco
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