Il primo libro che ho letto di William Faulkner, all'inizio degli anni novanta, è stato Palme selvagge: un capolavoro. Subito dopo ne acquistai altri da leggere e da mettere nella mia biblioteca dello steso autore. Fu la volta di Santuario, di Assalonne, Assalonne e di L'urlo e il furore. I primi due notevoli, sono dei gioiellini, il terzo titolo è un altro capolavoro, almeno per tre quarti del romanzo.
Un capolavoro che ogni tanto mi porta alla memoria qualche frase o qualche battuta utile a ispirare la stesura e la redazione di un articolo per Otium. Un po' come quello di oggi che ha come tema i nomignoli.
Io odio i nomignoli. Lo dico sul serio. Non mi sono mai piaciuti. Per molto tempo ho fatto buon viso a cattivo sangue ma non ho mai gradito chi mi chiamava storpiando o accorciando il mio nome.
Ricordo che anche mia madre non voleva sentire nessuno chiamarmi all'infuori di Ferruccio.
Ecco, l'ho scritto. Non mi piace quando mi affibbiano dei nomignoli e dei vezzeggiativi. Non mi piace quando ciò è fatto in maniera gratuita.
Solo le persone che hanno una particolare confidenza con il sottoscritto possono permettersi di chiamarmi in un determinato modo e su questo vi garantisco che sono molto poche.
Non sopporto chi ancora dopo anni e anni che non mi vede, dopo anni e anni che non mi vede si permette di chiamarmi come si faceva alle scuole elementari. Se potessi tornare indietro non userei neppure le email che ho creato tanti anni fa.
Ma tanti anni fa non potevo immaginare che un giorno il nome Ferru lo avrei trovato fastidioso sulla bocca di altri.
Nei primi forum che mi trovai a frequentare, l'obbligo di scegliere e usare un nick name non faceva sconti e per qualche tempo anche in rete ho lasciato prendere spazio. Peggio ancora Ferrù con l'accento sulla u. Non amo neppure il Ferry e tutti i nomignoli che in un modo o nell'altro mi sono stati appiccicati dei contesti più svariati.
Ma ora basta.
Ora voglio solo essere chiamato Ferruccio (anche perché è un bel nome, una volta che ci si abitua) e trovo volgare chi tiranneggia questo nome e se lo dicevano anche i personaggi di Faulkner qualche motivo ci sarà.
"Grazie per la lettura"
Li ho sempre odiati anche io. Il mio nome non mi piace un granché, ma è il mio e me lo tengo.
RispondiEliminaAnche io ti ho chiamato Ferru qualche volta, perché avevo visto in rete qualcuno che ti ci chiamava :D
Ok, d'ora in poi Ferruccio e basta.
I primi tempi i forum: sembrava un obbligo non usare il proprio nome :-)
EliminaGrazie Daniele
Buongiorno...
RispondiEliminaMi sono ritrovata a leggere anche l'altro post su "nick name" e notavo le prospettive di veduta diverse anche se trattasi della stessa questione.
Alcune volte ho scritto Gianola nei suoi post e ricordo anche che hai scritto un post in cui "il Gianola" mi sembrò quasi un richiamo verso questo permesso che io mi ero presa.Che dire ...se era una intuizione giusta ti faccio le mie scuse,infatti non mi sono più permessa di chiamarti così:-)
Un ultima riflessione,pensavo a quante volte offendiamo senza rendercene conto e senza aver avuto la possibilità di rimediare in qualche modo ,magari con persone che sono entrate nella nostra vita solo per un breve passaggio!Diverso è il discorso quando si offende in modo consapevole ...anche se arrivati ad un certo punto si giunge attraverso continue esperienze che da ogni episodio bisogna trarne in modo intelligente un insegnamento...grazie!
L.
Quando mi sono affacciato in rete usare un NickName era una consuetudine, Scelsi Ferru anche per gli indirizzi di posta, ma non pensavo di rimanerci dopo vent'anni e di fare progetti proprio grazie alla presenza in rete. Con il tempo poi le prospettive sono cambiate e sono diventato più esigente. In realtà nessuno mi ha offeso anche chiamandomi "Gianola" o "Ferru" e nessuno si deve scusare,ma credo sia giusto a un certo punto anche essere conosciuti per quello che si è veramente. Grazie L.
EliminaIo ti chiamo sempre Ferruccio, lo sai
RispondiEliminaAlessia
Lo so...
EliminaGrazie Alessia!
Io invece adoro il nomignolo che mi viene talvolta affibbiato da chi mi conosce da un po' di tempo, anche indipendentemente da persone che non sanno l'una dell'esistenza dell'altra. In realtà vorrei farlo diventare il mio vero nome, proprio come ha fatto un famoso cantante italiano che però ha esercitato in Francia e che in origine si chiamava come me.
RispondiEliminaComunque, sai che mi pareva di averti veduto firmarti "Ferru" anche in commenti recenti ai blog? Ma si vede che mi sbaglio.
Mi chiamano "Feri" i famigliari, Ferru c'era sino a qualche anno fa proprio come nickname e l'ho usato forse i alcuni post miei in modo ironico, ma non l'ho mai usato per firmare i commenti, anche perché ci pensa il profilo... Non mi piacciono proprio le storpiature che non hanno nulla a che fare con me... Sono curioso riguardo al tuo nomignolo però.
EliminaGrazie Ivano
Ti ho dato un indizio nel commento. Comunque posso senz'altro rivelartelo per esteso: Yves. Pronunciato alla francais, naturellement.
EliminaIvo Livi :-D
EliminaYves è molto bello!
Sì, hai ragione, lui si chiamava Ivo. Chissà perché avevo in mente Ivano...
EliminaStessa radice!
EliminaCredo di sì... il celtico Ivos*, il legno dell'albero del tasso.
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