mercoledì 19 giugno 2019

Cinque romanzi che so recitare a memoria, o quasi

Non ho mai voluto imparare a memoria l'incipit e dei brani presi a prestito da romanzi come Fiesta e come Addio alle Armi. In realtà non ho mai voluto imparare a memoria l'incipit di nessuna storia di Ernest Hemingway. Forse per evitare di copiarlo. Non lo so. Ma ci sono degli altri romanzi che so recitare a memoria, lo dico sul serio, un paio anche in lingua originale. Be' quasi... 

Ci sono diversi romanzi di cui conosco parti a memoria. Forse anche più dei cinque che ho citato in questo articolo. Serve a tener sveglio il cervello e in determinati contesti riesce a far fare anche delle belle figure. Per uno che ama la letteratura è un aspetto da non scartare: 

Cent'anni di solitudine di Gabriel García Márquez 
Quando lessi la prima volta il capolavoro di García Márquez, ne rimasi così folgorato che dopo un po' ero in grado di recitare a memoria i primi paragrafi. Quando ne ebbi l'occasioni, ne trovai anche una copia in lingua originale e imparai gli stessi brani anche in spagnolo. Li ricordo ancora e se qualcuno me li chiede non mi faccio intimidire. 

Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald 
Ciò che è successo con il libro citato in precedenza mi è accaduto anche con il libro simbolo del cantore dell'Età del Jazz. Anche in questo caso conosco a memoria i paragrafi iniziali del romanzo. Sia in lingua inglese sia in italiano. Il motivo di tutto ciò non lo so, forse mi riesce facile grazie alla qualità eccelsa della scrittura. 

L'insostenibile leggerezza dell'essere di Milan Kundera 
Devo imputare a Friedrich Wilhelm Nietzsche la conoscenza dell'inizio di questo romanzo a memoria. Lo conosco solo in italiano ma tutto è dovuto alla presenza dell'Eterno Ritorno del filosofo tedesco nel paragrafo iniziale. Sono sicuro che è colpa sua. Be' poi il libro di Kundera fa il resto. 

Moby Dick di Herman Melville 
Ho parafrasato quel "Chiamatemi Ismaele" diverse volte su Otium, ma non mi fermo a questa semplice frase. Il primo paragrafo di questo libro lo so a memoria. Lo so solo in lingua italiana, ma lo so. 

Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Collodi 
Il primo libro come il primo amore non si scorda mai e io non scorderò mai il favoloso incipit che ha come protagonista il burattino di legno. 

E voi sapete a memoria qualche inizio di romanzo? 


"Grazie per la lettura"


12 commenti:

  1. A memoria io neanche le mie poesie, figurati i romanzi... certo ne ho di ben piantati nel cuore: L'uomo che ride di Victor Hugo, su tutti (parlando di classici, ovvvio..)

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  2. Li ho letti tutti, e sono tutti,alcuni due volte, dei bellissimi libri! A memoria io Ferruccio neanche le poesie, solo il 5 maggio di Manzoni!Buona giornata!

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    1. Grazie Anna, da ragazzino mi piaceva pure recitare poesie e naturalmente impararle a memoria, qualcosa che mi è rimasto

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  3. Non conosco romanzi a memoria, non mi viene in mente nulla

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  4. Inizi di romanzo a memoria no, non mi è mai capitato. Sono i testi delle canzoni a rimanermi appiccicati, di solito.

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  5. "L'idea dell'eterno ritorno è misteriosa e con essa Nietzsche ha messo molti filosofi nell' imbarazzo: pensare che un giorno ogni cosa si ripeterà così come l' abbiamo già vissuta,e che anche questa ripetizione debba ripetersi all'infinito!Che significato ha questo folle mito?"(M.Kundera)

    Ho letto di recente questo libro,ed infatti rimane impresso proprio il fascino in cui viene tradotto il senso della nostra esistenza,credo...qualcosa che la mente riesce a trattenere anche dopo il trascorrere del tempo senza dimenticarsene.

    Al momento mi viene spontaneo citare Leopardi e le sue poesie tipo l'infinito

    "Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
    E questa siepe, che da tanta parte
    Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude......"

    Poi i testi delle canzoni ,d'accordo con Grazia,rappresenterebbero altri "romanzi" della nostra vita,in cui spesso ci identifichiamo e non è difficile dimenticarli...

    È tutto diventa un dolce ripetersi come una danza eterna tra mente e cuore ...

    Buonagiornata a te e a tutti i tuoi cari lettori...

    L.

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    1. "L'insostenibile leggerezza dell'essere" è un libro che rimane davvero impresso...
      Buona giornata a te Linda!
      Grazie

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  6. Il Grande Gatsby lo lessi per la maturità, di notte fino alle 5 del mattino, tenendomi sveglio con caffè, camminando e accendendo di tanto in tanto la radio.
    Ho provato a pensarci, ma mi sembra di non sapere a memoria l'inizio di alcun romanzo. Cioè, mi ricordo come inizia quel certo libro, ma non le parole esatte.

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    1. Negli anni più vulnerabili della giovinezza, mio padre mi diede un consiglio che non mi è mai più uscito di mente.
      "Quando ti vien voglia di criticare qualcuno" mi disse "ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu". Non disse altro, ma eravamo sempre stati insolitamente comunicativi nonostante il nostro riserbo, e capii che voleva dire molto più di questo. Perciò ho la tendenza a evitare ogni giudizio, una abitudine che oltre a rivelarmi molti caratteri strani mi ha anche reso vittima di non pochi scocciatori inveterati... Mi viene ancora adesso senza googlerare. Grazie Marco

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