martedì 28 maggio 2019

Stoner: un libro mai letto

Ci sono titoli di libri che non hai mai sentito nominare, poi all'improvviso questi escono fuori allo scoperto e ti rendi conto che ciò che si trova al loro interno è molto più conosciuto di quello che tu avresti immaginato. È il caso del romanzo Stoner dello scrittore americano John E. Williams, un libro che non ho mai letto... 

Settimana scorsa, nel post Libri di culto: ma piacciono davvero? (inteso come cult e non libri di culto religioso) sul blog Penna Blu di Daniele Imperi, è stato citato il romanzo Stoner dello scrittore americano John E. Williams

Un'opera di cui non ero per nulla a conoscenza e un titolo che mi ha lasciato perplesso visto che men che meno, per questioni pratiche di ignoranza, non avrei mai potuto inserirlo tra i miei cult o in una lista di libri da proporre. 

Il romanzo è stato poi citato anche nei commenti inerenti il post stesso e questo aspetto mi ha suggerito di approfondire il discorso redigendo un'inchiesta, perché a quanto pare non si tratta di un libro qualunque. 

A dire il vero il successo del libro, benché sia stato pubblicato molti decenni fa, è piuttosto recente. Soltanto negli ultimi anni si è affacciato alla ribalta catturando interesse e suscitando ammirazione. Ma a quanto pare ha già creato attorno a sé un'aurea tale da classificarlo come classico. Il libro infatti è stato esaltato da diversi scrittori contemporanei di grido. 

Insomma dal mio seggio di ignoranza voglio chiedere informazioni più precise al riguardo. 

Voglio sapere da qualche viva voce le sensazioni provate leggendo questo libro. 

E perdonatemi se io mi posso solo limitare a colorare in blu l'incipit di questo romanzo: la sola cosa che ho avuto modo di leggere, dopo averne sentito parlare. 

William Stoner si iscrisse all'Università del Missouri nel 1910, all'età di diciannove anni. Otto anni dopo, al culmine della prima guerra mondiale, gli fu conferito il dottorato in Filosofia e ottenne un incarico presso la stessa università, dove restò a insegnare fino alla sua morte, nel 1956. Non superò mai il grado di ricercatore, e pochi studenti, dopo aver frequentato i suoi corsi, serbarono di lui un ricordo nitido. Quando morì, i colleghi donarono alla biblioteca dell'università un manoscritto medievale, in segno di ricordo. Il manoscritto si trova ancora oggi nella sezione dei "Libri rari", con la dedica: «Donato alla Biblioteca dell'Università del Missouri in memoria di William Stoner, dipartimento di Inglese. I suoi colleghi». 
John Edward Williams - Stoner 


"Grazie per la lettura"

8 commenti:

  1. Siamo in tre! Buona giornata Ferruccio e Alessia!

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  2. Grazie della citazione. Lo leggerò a breve, ma penso davvero che al 90% non mi piacerà. Ogni volta che qualcuno m'ha consigliato un libro secondo i suoi gusti, a me non è piaciuto :D

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    1. Non lo conoscevo affatto, Daniele. Però mi ha incuriosito

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  3. L'ho letto l'anno scorso proprio perché ne è stato fatto un battage pubblicitario pazzesco, anche da blogger che recensiscono libri.
    Non so, io penso di non averlo capito appieno, mi ha piuttosto innervosito e quindi non l'ho apprezzato. HO apprezzato di più le spiegazioni che ne sono state fatte, ma il libro in sé molto meno.

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    1. Proprio non lo conosco... è stato il blog Penna Blu che mi ha messo la pulce nell'orecchio

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