----- Capitolo Trentuno -----
Odiavo quando Lisa e Marco mi lasciavano solo in strada. Capitava di rado, ma succedeva. Non so dove sparissero ma più di una volta, presentandomi al mattino, di ritorno dai miei giri notturni, ho trovato la porta di casa chiusa.
Le prime volte soffrivo questa situazione, poi quando mi resi conto che si ripresentavano durante la giornata, la presi con più filosofia e mi adeguai. Bastava rintanarsi in un luogo riparato da dove mi fosse possibile tenere la porta di ingresso sotto mira e loro sarebbero riapparsi.
Non è giusto ragionare così. Lo so. Cosa avrebbero potuto dire loro nei miei confronti? Non ero un santo!
Le volte che sono sparito di casa anche per una settimana non si contano. Certo mica potevo spiegargli che si trattava di problemi di gatte?
So che è una forma di egoismo un simile comportamento, ma l’egoismo è uno dei miei peggiori difetti, anche se non ha nulla a che vedere con quello umano.
In realtà, pensandoci bene, nei dieci anni e passa che ho trascorso con loro, non mi hanno mai lasciato davvero solo. O uno o l’altro c’erano sempre. Non erano le persone che mi affidavano al vicino o ai parenti per andarsene in vacanza quindici giorni in un luogo agli antipodi dimenticandosi della mia esistenza.
Marco non so quale professione svolgesse di preciso e spesso era in giro per il mondo. A volte spariva anche per una settimana intera e oltre. Ma quando stava in casa era un gran pigrone. Trascorreva il suo tempo a leggere libri o con il computer portatile sulle gambe.
Lisa, invece, è sempre stata un pochino pazza, durante le vacanze estive, il mese di agosto, scompariva sempre per dieci giorni con le sue amiche. Diceva che andava al mare a fare follie, ma potevo immaginare che follie potesse fare quella deficiente. Non reggeva l’alcol, non si drogava e avevo dei dubbi forti sul fatto che le passasse nella mente di tradire Marco.
In più di un’occasione l’avevo vista civettare con altri uomini e credo che qualche uomo abbia potuto fraintendere il suo modo di fare. Ma si trattava soltanto del suo modo ingenuo di comportarsi.
Mai conosciuto un’altra donna così spontanea. Come potevo spiegarle che la metà degli uomini con cui era solita parlare avrebbero voluta portarla a letto. Come potevo dirle di non arrabbiarsi con quelli che le facevano una corte assillante.
Era uno spettacolo Lisa. Era una vita nella vita stare con lei in ogni momento. A volte passavo delle ore a guardarla. Non immaginate neppure come potevo sentirmi quando mi resi conto che era incinta. Avrebbe avuto dell’altro da fare in seguito e per me non ci sarebbe stato più spazio.
Ma un giorno dopotutto me ne sarei andato per sempre e lei lo sapeva: in arrivo non c'era solo un semplice rimpiazzo.
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"Grazie per la lettura"
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Grandi novità!! Lisa incinta, Mic se ne va via per sempre! Ma se ne va nel senso che prima o poi morirà, oppure se ne va in altri lidi? Ferruccio mi hai incuriosita! Buona giornata!
RispondiEliminaBuona giornata Anna e grazie. Mic non ci lascierà mai
EliminaAnche io penso che Mic non se ne andrà del tutto. In fondo bimbi e animali vanno d'accordo. Almeno io da piccina andavo d'accordo con il gatto che viveva con noi.
EliminaBuon proseguimento di giornata
Buon proseguimento di giornata a te e grazie Farfalla Legger@
EliminaIn qualche momento, spero di poterlo rileggere tutto insieme
RispondiEliminaMi farebbe piacere Ernesto!
EliminaLa mia dose di Mic anche oggi
RispondiEliminaAlessia
Bene
EliminaGrazie Alessia