lunedì 27 maggio 2019

Copie, plagi, citazioni ed etica professionale

Pochi giorni fa, grazie a Google Alert, ho trovato in un blog un post creato in larga parte con un copia incolla di un mio articolo di qualche anno fa. Sempre l'altro giorno mi è stato segnalato da un lettore che il mio romanzo Il gatto che sognava di essere un delfino sta "ispirando" - sta ispirando molto tengo a precisare - un altro lavoro pubblicato a puntate in rete. Non linko nulla dei due casi citati, il post non vuole essere un'accusa verso qualcuno di specifico, ma vuole soltanto essere una fonte di ispirazione riguardo a una certa etica professionale che dal mio punto di vista andrebbe usata. Chi vuole intendere intenda... 

Da anni sto indirizzando tutte le mie energie creative nel tentativo di proporre in rete contenuti originali a trecentosessanta gradi. 

Purtroppo, al giorno d'oggi, non è semplice seguire questo proposito, ma questo aspetto non deve impedirci di usare un comportamento etico nei confronti di ciò che proponiamo ai lettori. 

Non credo affatto che i nostri progetti siano nostri e originali al cento per cento: è stato scritto di tutto e di più, ed è abbastanza probabile che ciò che a noi appare come un'invenzione magari si trova in giro da anni e anni. 

Ma se alla base c'è la nostra volontà di essere unici e veri è assai plausibile che l'impronta del nostro lavoro sia degna di valore senza lasciare dubbi sull'autenticità che mettiamo nei nostri scritti. 

E per fare questo non occorre altro che etica

Un'etica professionale che purtroppo manca in molti blogger

Se qualcuno ci ispira non dobbiamo avere nessun timore nel citarlo, anzi ciò che andremo a fare nel citarlo non sarà altro che lustro ulteriore al nostro stesso lavoro. Prima di fare il copia incolla di un lavoro chiediamo a chi sta dall'altra parte come comportarci. 

Magari all'autore non importa nulla, ma può anche succedere che abbia perso del tempo per redigere ciò che noi stiamo prendendo e usando con noncuranza. Diamo valore a chi ci ispira e a chi ci aiuta. Un commento di un lettore può essere fonte per un post ed è giusto che sia citato come fonte. 

Tutto quello che non è espressamente nostro dovrebbe essere evidenziato all'interno di un post. Insomma non dovremmo prenderci dei meriti quando non li abbiamo... 

A volte bastano pochi preamboli a monte per far capire esattamente cosa stiamo facendo e dove stiamo andando e dove vogliamo arrivare e il tutto senza mancare di rispetto al lavoro di qualcun altro. 


"Grazie per la lettura"

16 commenti:

  1. La storia del gatto che ispira un'altra blogger l'avevo notata anche io. Purtroppo quando si mette in rete questi romanzi c'è il rischio che tu descrivi. Potresti segnalare i due fatti agli amministratori della piattaforma e, se non ottieni risposta, mettere i link pubblicamente ed informare i due copioni.
    Qualunque decisione tu prenda, hai tutta la mia solidarietà di blogger. Oltre a perdere tempo, come scrivi tu, hai anche svolto un lavoro che va rispettato. Abbraccio siempre

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    1. Nel post ho commentato invitando a mettere le fonti, per quanto riguarda il romanzo ciò che mi preme è "un lavoro che va rispettato". Già il fatto che ci siano diverse persone che si sono accorte e che mi hanno segnalato la presenza sul web mi sta a significare che il mio lavoro suscita rispetto. Grazie Maria

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  2. Certo che il tuo lavoro merita rispetto, resta il fatto che è una cosa a dir poco sgradevole! Ma mi chiedo questi che copiano romanzi o articoli, come pensano di contnuare copiando tutto dal web? Perchè è chiaro che le idee sono poche! Buona serata Ferruccio!

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    1. Be' con la faccia tosta che hanno nel copiare non hanno bisogno di idee!

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  3. Per circa sette anni ho letto ed ho seguito diversi blog,anche quelli che apparentemente erano distanti dal mio modo di essere,ero attratta molto dall'aspetto umano di chi ci lavorava dietro.Mi sono accorta che anche quelli lontani dal mio modo di essere avevano appunto questo aspetto umano che non veniva fuori a primo impatto...allora pazientavo e ci ripassavo finché non percepivo quel lato di bellezza nascosta ,che tende spesso a non svelarsi perché fa più audience il pettegolezzo,le critiche politiche e sociali,i fatti di cronaca e tutto ciò che mi ha portata ad allontanarmi dal guardare televisione facendomela subire di pari livello in rete!.Allora non lamentiamoci che nulla cambia,che è sempre colpa degli altri e del "sistema" se non riusciamo a scrollarci di dosso il potere dell'abitudine alla bruttezza della vita!

    Ti chiedo scusa se in un certo senso sto approfittando del tuo spazio per una mia riflessione che comunque si ricollega alla trasparenza del tuo blog ma soprattutto a chi dietro ci lavora e crede nella bellezza!

    Io da semplice lettrice ci vedo una grande apertura mentale ed onestà in quel che è scritto qui...lo prenderei come un invito sui miei comportamenti poco leciti sui quali magari non ho dato peso,ma mi sentirei invitata a migliorarmi a fare di meglio e magari a fare un passo indietro e porgere le dovute scuse...non è mai troppo tardi per inoltrarsi nella bellezza,in qualunque modo lei si fa avanti!

    Buonanotte


    L.

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    1. Ti ringrazio molto Linda, avere un blog e avere lettori che ti seguono con piacere e interesse come è nel tuo caso, rende il blo ancora più di valore

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  4. Centra qualcosa Sinforosa, tanto per non fare nomi e cognomi?! ;)

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    1. Niente nomi e cognomi non è quello il punto del post Franco

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  5. Hai pienamente ragione: citare le ispirazioni e rinnovarle a modo nostro. Copiare è aberrante: dovevi, secondo me, anche mettere pubblicamenti CHI è il plagiatore... perché deve smetterla!

    Moz-

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    1. Vero Moz- , purtroppo ne avrei fatto a a meno, ma quando ti scrivono in privato per dirti cosa vedono, dà fastidio

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  6. Il plagio è il fallimento per ogni “scrittore” che lo pratica.
    Gran brutta cosa, è una contraddizione, agendo così dimostra di non essere scrittore.

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  7. La miseria della creatività

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