lunedì 1 aprile 2019

Il primo romanzo Cli-fi della storia

Oggi per i Record Culturali del lunedì c'è il primo romanzo Cli-fi della storia, ovvero la prima storia Climate Fiction. Un genere che ha a che fare con le conseguenze dei cambiamenti climatici. A dire il vero non sapevo ci fosse un genere o sotto-genere letterario simile. Una scoperta per me. Ma è pure il bello di queste ricerche fatte da Otium... 

Cli-fi sta per climate fiction, un termine entrato in uso corrente per la prima volta il 20 aprile 2013, quando NPR realizzò un segmento radio di cinque minuti di Angela Evancie, nell'edizione di Weekend Saturday. Tuttavia, storicamente, il concetto fu creato e coniato dallo scrittore Dan Bloom qualche decennio prima. 

Come è evidente già dalla denominazione è facile capire dove si vuole andare a parare. Ce l'abbiamo con i mutamenti climatici, o meglio ce l'abbiamo con le conseguenze dei mutamenti climatici. 

Un genere piuttosto vivo in questo periodo, viste le problematiche che nascono in ogni momento riguardo al clima e se magari - come a me - vi viene in mente di pensare a un film come The Day After Tomorrow - L'alba del giorno dopo, anche nel campo letterario non si scherza. 

Insomma un genere attuale e di sicuro impatto nel qual caso uno scrittore voglia avventurasi in un racconto o in un romanzo. Ora gli esempi precedenti alle date citate esistono in letteratura e perdonatemi se vi sembro troppo fantasioso nell'andare a segnalare come Il primo romanzo Cli-fi della storia, la storia Il mondo sottosopra di Jules Gabriel Verne

Il romanzo, scritto nel 1889, immagina il cambiamento climatico dovuto all'inclinazione dell'asse terrestre. Nella sua Parigi postuma, ambientata negli anni sessanta del XX secolo, la città subisce un improvviso calo di temperatura, che dura per tre anni. 

Si troveranno quindi i personaggi di Michel Ardan, Barbicane e Nicholl e il Gun-Club, già protagonisti dei romanzi Dalla Terra alla Luna e Intorno alla Luna, intenzionati a raddrizzare l'asse terrestre. 

Ovviamente lo scrittore francese non aveva la minima idea che l'improvvisa catastrofe naturale del suo romanzo, un giorno sarebbe diventata quasi una moda di certe storie, sopratutto tale da farla diventare titolare di un mio Record Culturale

Ma Jules lo merita, eccome. 


"Grazie per la lettura" 

Fonti: Climate fiction 

P.S. - Non so per quale motivo ho sempre associato il girasole al clima e non so neppure perché inconsciamente ho pensato di inserire un quadro di Nino di Mei che lo rappresenta. Spero non sia fuori luogo per voi. 

4 commenti:

  1. Hai scelto bene: il girasole fa pensare al clima (se piovesse tutto il giorno gli splendidi colori della sua corolla andrebbero a ramengo) e quel quadro è molto bello

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  2. In genere non amo i romanzi di fantascienza, ma in compenso da ragazzina adoravo Verne così mi sa che porterò un po' indietro l'orologio e leggerò il romanzo che hai segnalato. La fantasia del cambiamento della inclinazione dell'asse terrestre mi pareva di averla sentita da qualche parte, ma sono abbastanza sicura di non avere letto questo libro: ci faccio un pensiero. Buon pomeriggio Ferruccio.

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