Non ho molta famigliarità con le tecnologie che usate al giorno d'oggi, ma sono contento dell'opportunità che mi offri tu di Otium, così una volta tanto mi posso fare sentire e arrivare dove non sono mai arrivato.
Sono stufo di essere considerato solo uno scrittore di serie b. I miei romanzi non sono da serie b e non sopporto gli scrittori e i critici che mi bullizzano.
Io scrivo bene e le mie storie saranno molto importanti nel futuro, potete esserne certi e anche se certi scrittori e certi critici dicono che scrivo male e che non valgo nulla e che in fondo le mie storie sono soltanto delle banali storie d'amore per falliti, non mi importa niente.
Non è colpa mia se i protagonisti dei miei libri sono assassini, disperati, delinquenti, masochisti, prostitute, falliti e scarti della società. Non è mia la colpa se qualcosa dentro di me mi spinge a dare voce a questi derelitti e al loro inconscio.
Non sopporto i bulli che infestano la società ed è la mia difesa contro di essa e contro di loro. Non sopporto chi parla a sproposito e chi si accontenta della propria nullità. Non è così che deve andare il mondo.
Lo so che non mi credete. Lo so come mi giudicate e cosa pensate di me. Lo so che non vi piaccio. Lo so che è pericoloso lasciarmi circolare in rete.
Posso fare molti danni. Non per altro mi hanno messo in galera. Mi posso perdere in uno qualsiasi di quei siti di perdizione come ho fatto anche nel corso della mia vita. Magari passerei il tempo su siti di giochi a scommettere, oppure a giocare.
Chissà cosa potrei combinare.
Oppure potrei mettermi a insultare a destra e a manca quegli imbecilli che spesso commentano i blog. Quei ciarlatani pettegoli senza identità che scompaiono e ricompaiono. Quegli zoticoni senza spina dorsale che infestano la rete.
Ecco, perdonami se mi sono preso la libertà di scrivere queste cose. Magari, adesso, qualcuno di toglierà il saluto per causa mia.
La prossima volta scegliti bene gli amici: è una delle prime regole che bisogna imparare per stare al mondo.
Grazie per avermi ospitato, Fedor Dostoevskij.
"Grazie per la lettura"
P. S. - Sapete riconoscere qual è il romanzo parafrasato nel paragrafo iniziale?
Memorie del sottosuolo
RispondiEliminaCi siamo Ernesto, grazie!
EliminaPerò! Notevole.
RispondiEliminaTi piace?
EliminaNe voglio scrivere diversi e magari farne un volumetto cartaceo
Grazie!
Sai ho letto qualcosa di Dostoevskij attraverso altri scrittori che credo lo apprezzino molto e questo approfondimento è un qualcosa che amo fare perché vi sono delle qualità che fondono i livelli tra i "vecchi scrittori" e quelli più contemporanei... D'Avenia e Nick sono ad esempio i miei collegamenti con questo scrittore,in perenne ricerca dell'amore!
RispondiEliminaMa anche tu ed Hemingway siete un esempio di collegamento simile.
Quello che di questo tuo post mi ha colpito maggiormente è la capacità di dare "voce" (attraverso la tecnologia e il tuo blog ,nonché passione e amore per la scrittura) ad un noto scrittore come Dostoevskij a prescindere da chi lo avesse amato o lo ami con la stessa ricerca e volontà in cui lui stesso credeva!
Credo che il mio commento sia abbastanza personale e forse questo post meriterebbe un osservazione più oggettiva...
Buona giornata!
L.
Grazie L. Io non faccio altro che imparare giorno dopo giorno, anche dai commenti che mi arrivano e sono sempre lusingato quando colgo la stessa passione che io metto nei post nei commenti.
EliminaLeggo il tuo brillante guest post e poi mi accomodo in attesa anche di un dialogo intavolato tra personaggi! :)
RispondiEliminaBravo Nick
EliminaBello davveo dare voce a Dostoevskij! probabilmente qualche commentatore si sentirà chiamato in causa..... apprezzo il tuo lavoro anche se è la prima volta che commento. S J
RispondiEliminaGrazie SJ
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