Non so quante persone ho conosciuto in vita mia. Credo sia impossibile saperlo. Ho messo un numero a caso. Magari sono molte di più magari sono molte di meno.
Tanto per restare in tema di blog vi posso dire che mi ricordo qualche blogger conosciuto una mezza dozzina di anni fa, ma ho completamente dimenticato altre persona conosciute on line l'estate scorsa.
E questo vale naturalmente anche per il mondo off line.
Vi confesso che mi piacerebbe essere in grado di quantificare esattamente quante persona sono entrate in contatto con me. Quante persone insomma mi hanno conosciuto ed io ho conosciuto.
Ma non ne ho proprio idea.
Nel titolo ho messo la cifra di diecimila persone prima di redigere il post ma sono andato a caso e mentre lo redigevo qualche dubbio nella mia mente si è insinuato. Possono essere molti di più.
Negli anni credo di aver interagito con metà della gente che abita al mio paese. Per anni ho insegnato in una scuola e avevo tre o quattro classi nuove ogni anno.
Poi c'è la gente conosciuta al mare da bambino, gente mai dimenticata. C'è la gente conosciuta a scuola. C'è la gente conosciuta per lavoro. C'è la gente conosciuta in treno e la gente conosciuta in discoteca. C'è la gente conosciuta a militare. C'è la Gente conosciuta in viaggio. C'è la gente che ho amato. C'è la gente che mi ha fatto disperare.
E poi c'è il web. C'è la gente conosciuta sui social.
La gente come ho già scritto conosciuta con il blog. La gente che ha commentato con le mie cose e quelle con cui ho commentato le loro cose. Non so quante sono. Mi piacerebbe saperlo...
Di una cosa sono certo queste persone hanno fatto in modo - nel bene e nel male - che io sia diventato quello che sono e forse è questo ciò che resterà, ma se volete potete dire la vostra.
"Grazie per la lettura."
Credo che con la comunicazione iper tecnologica odierna ci voglia poco a comunicare, almeno un secondo nella vita, con stra miriadi di persone... a fronte di queste semplici considerazioni le tue diecimila persone sono pure poche... a margine ho pensato poi ai famosi "sei gradi di separazione"... credo che ormai ci voglia davvero poco - nonostante l'aumento vertiginoso di popolazione mondiale - perché vengano colmati, e pure a breve...
RispondiEliminaQuante di queste diecimila avranno conosciuto me?
EliminaGrazie Franco
Personalmente credo che le persone conosciute lascino qualcosa di sé al loro passaggio. Sta a noi fare nostro ciò che ci sembra adatto a noi, alla nostra persona, alla nostra mente. Lasciando andare ciò che è invece negativo. Io l'ho imparato nella vecchiaia, ci ho messo un po' ma l'importante è capire e apprezzare. Ciao un abbraccio siempre a te
RispondiEliminaEsatto, siamo quello che siamo anche per le persone che abbiamo conosciuto.
EliminaGrazie Maria
Si potrebbe sollevare un vero vespaio Ferruccio: hai scoperchiato il vaso di Pandora. Le persone che non ricordiamo potrebbero averci influenzato più profondamente di altre proprio perché siamo meno consapevoli del loro condizionamento. Le persone che ci colpiscono maggiormente sono quelle che hanno qualcosa capace di entrare in risonanza con qualcosa che è già presente dentro di noi. Si potrebbe continuare all'infinito, ma per il momento aggiungo solo che ci sono almeno due modi di conoscere le persone: uno è cercare di specchiarvisi, l'altro è spostare il nostro punto di prospettiva dentro di loro, posto che questo sia possibile. Possiamo veramente conoscerci?
RispondiEliminaMi rendo conto della discussione che può nascere da questo post: i punti di vista possono essere migliaia come le persone con cui si entra in contatto.
EliminaGrazie Clara
Leggendo il tuo post ho pensato subito, a quante persone ho conosciuto in giro per il mondo: tante, e me le ricordo bene, o meglio di tante altre conosciute come dici tu in discoteca, a scuola ecc. Forse per la fatica che a volte ho fatto per comunicare con loro, per la mia curiosità di conoscere, il loro mondo, i loro costumi a volte così diversi dai nostri. La tua domanda è anche la mia, quanti di loro avranno conosciuto me? Avrò lasciato un piccolo segno? Forse non è importante quanto ci conosciamo ma quello che ci lasciamo reciprocamente. Che post interessante, mi hai fatto ricordare tante belle persone dalle quali ho imparato tanto! Un saluto Ferruccio!
RispondiElimina"Forse non è importante quanto ci conosciamo ma quello che ci lasciamo reciprocamente": senza dubbio Anna. Grazie
EliminaPenso sia come dici: ognuno di queste ipotetiche diecimila persona, anche solo di un microgrammo, ha contribuito a darti qualcosa :)
RispondiEliminaMoz-
speriamo, grazie Moz-
Elimina..o a toglierci qualcosa..
EliminaAnche!
EliminaConcetto a cui penso anch'io un sacco di volte.
RispondiEliminaPost molto profondo.
Grazie Pirkaf
EliminaIo chiedo scusa ma personalmente sono arrivata al punto in cui non me la sentirei di dire che qualcuno riesca a "toglierci qualcosa" !A prescindere dal numero di persone con cui si entra in contatto nel corso della nostra vita...non credo sia importante una quantità ma la qualità di tutto ciò che queste persone sono riuscite a darci ,soprattutto a livello di conoscenza e condivisione...ma anche viceversa quello che noi siamo riusciti a dare alle persone.
RispondiEliminaChe poi quella qualità non sia garanzia di bene ma anche risultato del male,credo faccia parte di un piano di vita dove noi e solo noi singolarmente dovremmo sperimentare per elevarci spiritualmente,una sorta di prova a cui siamo sottoposti per cercare un concetto profondo che ha a che fare con la verità.
I contatti umani a prescindere dai contesti e dalle forme in cui avvengono ci danno sempre qualcosa,sono un arricchimento straordinario se non ci facciamo condizionare da fattori esterni.Chiaro che esistano contatti con una quantità superiore di valore...ecco dipende molto da cosa noi diamo più valore nei contatti e viceversa.
Ti faccio un esempio nel post ho letto questa parola che non conoscevo :Dunbar.
Così grazie al contatto con te la mia curiosità mi ha spinta a cercare avendo la definizione.
Io non ti ho mai chiesto nulla credo...e tu mi hai dato qualcosa!Si chiama "conoscenza"... ed è reale ,quindi grazie e buonaserata.
L.
Be' hai aggiunto un "concetto che condivido" spiengondolo bene con questo passaggio:
Elimina"Che poi quella qualità non sia garanzia di bene ma anche risultato del male"
alla fine comunque c'è sempre qualcosa che rimane attaccato. Grazie L.