Sul mio blog non sempre sono stato attento ai commenti. Al principio ero troppo ingenuo per pensare che un giorno il mio blog potesse essere visto e commentato da qualcuno per preoccuparmi davvero e lasciavo libero accesso a chiunque.
Purtroppo però le cose sono andate secondo questa direttiva solo nei primi tempi di attività del blog. Già dopo sei mesi hanno cominciato a comparire troll e haters sotto i vari articoli e sono corso ai ripari.
Non ho mai capito che cosa ci trovassero in realtà, ma questo particolare mi ha spinto ad attivare la moderazione, per evitare soprattutto di trovarmi al risveglio degli interventi poco piacevoli, verso il sottoscritto o peggio ancora verso un mio ospite o verso qualche personaggio reale, sotto un post.
È ovvio che, per conto mio, l’uso della moderazione non ha nulla a che vedere con quello che può essere definita censura. D’altra parte il contenuto stesso dei miei post raramente tratta tematiche che potrebbero urtare la sensibilità di qualche lettore.
In realtà la moderazione è utilizzata solamente per fermare sul nascere discussioni dispersive e per nulla contestuali al contenuto vero e proprio di un determinato articolo.
Naturalmente questo principio lo uso anche quando vado a commentare in casa altrui. Molte volte non ci sono moderazioni attivate e cerco sempre di non esulare dal contenuto proposto e di attenermi a certe regole non scritte.
Sto sempre ben attento al trattamento che riserbo al padrone di casa e se colgo che caratterialmente sono distante dal suo modo di vedere le cose evito terminologie che possono essere confuse o interpretate come giudizi alla persona con il rischio che ne consegue.
Dopotutto in questi lunghi anni mi posso vantare di non essere mai stato allontanato e bloccato da nessun blog e da nessun sito per uscite fuori tema o per offese gratuite e dirette.
Insomma non ho mai fatto il bullo sul web e credo di non avere neppure le qualità e le caratteristiche per fare il bullo sul web. Anche perché come dice Mario Brega non si sa mai con che peso le conseguenze si possono misurare.
Ma la rete, il web e il mondo cyber non dovrebbero essere, dopotutto, degli spazi alla portata dei bulli e per chi si attiva e si mette in mostra solo per mostrare il proprio atteggiamento da bullo con episodi di bullismo.
Personaggi del genere dovrebbero essere prima conosciuti, poi segnalati e poi isolati...
“Grazie per la lettura”
"È ovvio che, per conto mio, l’uso della moderazione non ha nulla a che vedere con quello che può essere definita censura."
RispondiEliminaUn ovvietà che dalle mie letture sui vari blog è stata paragonata erroneamente proprio con la stessa definizione di *censura ,come anche il cancellare i commenti anonimi ,dandone la stessa definizione di censura!
Chiedo scusa a lei e a tutti coloro che hanno un blog perché non essendo io stessa una blogger non conosco tutte le varie dinamiche,anche dietro le quinte...ma credo che la definizione di censura sia ben altro dalla moderazione dei commenti o dall'. "eliminazione" cautelare degli stessi verso terzi .
A volte anche l'uso di un termine non appropriato scatena equivoci risolvibili con il buon senso o con una semplice ammissione di errore.
Le dico la verità Gianola io sento che lei meriti rispetto per il suo autentico modo di lavorare e vedere le cose,fatte anche in modo serio che
tutelano le integrità di altri ,molto più di quanto possano essere fraintese.Anzi vedo le sue prese di posizione,come in questo post ,motivo ulteriore di serietà e chiarezza nel migliorare tutti le nostre qualità ,che a volte dovremmo osservarle in modo costruttivo sentendoci spronati a fare di meglio di quanto ancora non riusciamo!
Perlomeno questa è la mia attuale filosofia di vita,che sperimento quotidianamente avendo sempre più riscontri positivi!
Sono una lettrice dei vostri blog,ma prima di tutto sono persona con cuore mente e corpo...è triste leggere di fraintendimenti tra blogger e non blogger ,tra persone che hanno dentro un potenziale a cui non si dà la possibilità di rivelarlo...come scrivevo da Miki ,forse bisogna fermarsi tutti e fare un pezzo assieme ,e magari se necessario fare anche un passo indietro e dare la mano a chi in questo viaggio abbiamo lasciato indietro .
Credo che la vera "cultura" ,oltre alla bellezza che scopriamo dentro gli autori,dentro i libri,nelle biblioteche o anche nei vostri preziosi blog,si evolva anche attraverso i nostri piccoli atteggiamenti verso questi spazi pieni di culto , per divenirne bravi cultori apprezzando la stessa cultura!
Grazie a lei per il post!
L.
Il rispetto, purtroppo, più che meritare è un qualcosa che il più delle volte si ottiene in base a ciò che gli altri si aspettano da te. Insomma non è mica così scontato, ma il suo commento mi fa davvero piacere perché trovo che sia pieno di "rispetto" e non in chiave retorica. Grazie L.
EliminaHo la moderazione dei commenti: si evita lo spam o commenti del tutto inutili. I bulli ed i censori sono altro.
RispondiEliminaTenere la casa pulita non vuol dire essere un censore!
EliminaGrazie Sfinge
Io non ho moderazione, appaio con nome e cognome e credo sia il modo migliore di essere in rete, pur senza una missione specifica.
RispondiEliminaCerto si va incontro ad episodi - da me davvero radi - di una qualche irrequietezza, ma in quel caso ci si mette a cercare di ricucire, se vale la pena.. la comunicazione può essere complicata e ricca di malintesi, il triste è quando rimane irrisolta. ;)
Ho sempre usato il mio nome e cognome per tutto (a parte l'inizio su facebook). La moderazione l'avevo attivata dopo che una mattina mi ero trovato il blog pieno di insulti. Mi era stato consigliato. I commenti una volta pubblicati - nel caso offendessero o penalizzassero qualcuno - fanno testo anche se li cancelli, se qualcuno vuol far casino o crearti rogne è sempre in tempo.
EliminaLa censura non è la moderazione
RispondiEliminaAlessia
Io penso sia soltanto buon senso
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