Tra i personaggi più illustri della cultura di Avignone c'è Francesco Petrarca: eminenza della nostra letteratura e tra i massimi responsabili della nostra educazione e formazione umanistica di base. Fu un uomo del suo tempo, adorato da religiosi e nobili di quel periodo. Visse per qualche anno e a varie riprese ad Avignone, dove prestava servizio presso la curia e il Palazzo dei Papi doveva essergli familiare.
Purtroppo non è mai stato in cima ai miei gusti letterari, sebbene ogni tanto ci sia qualche aneddoto che me lo porta davanti agli occhi e sul blog.
Un po' come oggi, in questa domenica di tardo inverno.
Nel De vita solitaria c'è un lungo passo in cui discorre - tanto per restare nell'ottica della mia domenica orientata alla cucina letteraria - de' Il pranzo dell’uomo indaffarato e quello dell’uomo solitario. Forse leggendo qualche brano di queste pagine in lingua latina è facile anche risalire a quello che poteva essere il cibo preferito del canonico Francesco.
Certo mi sarebbe piaciuto trovare qualche passo preciso, magari da aggiungere e magari utile a contrastare quello che fu il mio umile e povero pasto in quella città.
Sono passati molti da anni da allora, ma ricordo benissimo che mi accontentai di una frittata e di una semplice insalata verde in un piccolo locale a una cinquantina di metri dalla piazza con il Palazzo dei Papi.
Forse ci capitai in un orario atipico, un po' troppo tardi per il pranzo e troppo presto per la cena. O forse l'aspetto gotico e religioso colpì anche il sottoscritto. Non lo so. Certamente Avignone rimane una città, un po' come altre che ho visitato - in cui devo ritornare.
Magari soltanto per trovare un posto migliore dove pranzare, ma capite che questa è una scusa. Avignone può essere, per fascino, per storia e per tante altre cose, il punto di partenza di un racconto o di un romanzo. Magari partendo da un aspetto legato alla vita stessa di Francesco Petrarca.
"Grazie per la lettura"
Io non ci sono mai stata, ma da come la descrivi sembra un luogo suggestivo. Comunque è primavera Ferruccio: il clima ormai è decisamente primaverile. Buona domenica.
RispondiEliminaUna bella città, grazie Sfinge
EliminaCittà bellissima, ci sono stata due volte, e non sapevo di Petrarca. Dovresti tornarci Ferruccio, anche perchè di solito in Francia si mangia bene! Buona Domenica
RispondiEliminaCittà davvero fantastica... Ci tornerò Anna
EliminaBuona domenica
Ricordo bene anch'io questa canzoncina, ma non sono mai stato ad Avignone
RispondiEliminaGrazie Ernesto
EliminaLa canzone la ricordavo anch'ìo da bambino. Invece che Petrarca fosse di casa ad Avignone lo ignoravo proprio.
RispondiEliminaNoto che è una hit questa canzoncina. La faccenda del Petrarca non so come l'ho scoperta...
EliminaTi lascio questa frase di Petrarca che a me, appassionata di letture, piace molto. Spero anche a te...
RispondiElimina"Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me. Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la consolazione nel cuore. Altri mi insegnano a conoscere me stesso e mi ricordano che i giorni corrono veloci e che la vita fugge via."
Non sono mai andata ad Avignone però chissà, e poi a me piace la frittata e l'insalata verde.
Abbraccio siempre
Frase molto significativa Anna di Maria. Avignone è una città davvero graziosa e trasuda "storia".
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