sabato 9 marzo 2019

Donne con la gerla

Io non ho ancora concluso queste dediche alla Giornata internazionale della donna. Lo so, la giornata vera e propria è stata ieri, ma mi piaceva l'idea di nominarle più a lungo, le donne. Così come ho fatto lunedì, martedì e mercoledì, anche oggi, per la vetrina, rimango sul tema, anche se in maniera quasi simbolica. Ecco perciò le Donne con la gerla

Ieri con La Giornata internazionale della donna su Otium ho fatto un collage con alcuni articoli - presenti sul mio blog - riservati alle scrittrici e alla donne. Ce ne sono molti altri e li ho presi un po' a caso, senza controllare numeri o altro. Ho fatto "pimpomdoro" a dirla tutta e forse quelli che ho scelto non sono nemmeno i più rappresentativi. 

Otium ha molti articoli che hanno come protagoniste le donne, vi basta fare un giro tra le pagine e i post per rendervene conto. Ma veniamo a oggi e alle immagini delle opere di Nino di Mei che ho scelto per la vetrina... 

Le donne, sotto certi aspetti, sono state riprese e ritratte e sono state protagoniste della pittura e dell'arte di mio padre in più di un'occasione. Ci sono molti lavori: acquerelli, disegni, opere su tela, dove sono rappresentate. 

Certo sono ritratte nel loro ambiente, nell'ambiente dove è cresciuto mio padre. Ed è la sua memoria che parla. Insomma sono opere del tempo e non s come possono essere contestualizzate adesso. 

Sono il frutto di ricordi che risalgono alla metà o poco dopo del secolo scorso. Sono il frutto di ricordi di quando certi luoghi erano ancora in mano al mondo contadino e quando l'ambiente era quello rurale e si viveva con poco. Sono il frutto di ricordi molto distante dall'epoca smart che stiamo vivendo noi ora. Perciò spero che comprenderete lo stesso le immagini. 

Forse non hanno nulla a che vedere con un omaggio, lo scrivo un'altra volta. Le opere ritraggono fatica e povertà e sono molto distanti dal superficiale e superfluo che caratterizza il nostro tempo attuale. Ritraggono un periodo della nostra storia che molto probabilmente non esiste più, pieni come siamo di blog, di social, di telefonini. 

Insomma diventa difficile immaginare una donna con la gerla che esce da un bosco o che si riposa davanti a un prato se non come uno spot pubblicitario, mi rendo però conto della grande forza di carattere simbolico di simili soggetti artistici. 

Ma i tempi sono cambiati. 

"Grazie per la lettura"

8 commenti:

  1. Sono molto belli, mi hanno ricordato molto il paese dove era nata mia madre, Voltana nel ravennate, quando ci andavo da piccola. Buon fine settimana Ferruccio!

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  2. Invece io l'ho intravisto eccome quell'"omaggio ",apprezzo molto l'intero post e i disegni di suo padre,grazie

    Buona giornata

    L.

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  3. Mi piacciono questi lavori e le storie che racconti
    Alessia!

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  4. In un tempo non lontanissimo si andava anche a prendere l'acqua alla fontana o al pozzo: l'acqua corrente in casa non l'avevano proprio tutti.

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    Risposte
    1. I miei quando si sono sposati non avevo l'acqua in casa!

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