Dopo il crollo del muro di Berlino e la dissoluzione dell'Unione Sovietica sino ad arrivare a oggi, sono cambiate molte cose a livello di luoghi comuni sui russi e sulla Russia.
Se prima del novanta per tutta una serie i motivi sentivo molta gente considerare il popolo russo un'accozzaglia di "sfigati" con le nuove geopolitiche mondiali si è passati a considerarlo un popolo di neo-ricchi cafoni e reazionari.
In realtà è solo un insieme di luoghi comuni che caratterizza un certo cliché populista frutto della guerra fredda e della cultura sessantottina.
Per esempio, io, non ho mai creduto troppo a queste cose, anche se da bambino avevo paura dei comunisti oltre cortina (non che mi potessero mangiare ma quasi).
Ma a parte questo particolare infantile ho sempre considerato il mondo russo e di conseguenza il popolo russo - per gli scrittori che ho letto e per le storie che ho sentito raccontare tramite film e sceneggiati televisivi - molto colti.
Perciò non sono affatto scioccato nel classificare nei miei record culturali del lunedì la Russia come il paese con più biblioteche pubbliche al mondo. Ben sessantacinquemila.
Be' ora non so quali tipo di cultura è veicolato in queste biblioteche. Quali libri sono presi a prestito e quali sono consultati, però è un bel numero. Un bel numero di biblioteche che vedo disseminato in quell'enorme territorio.
Le vedo a Mosca.
Le vedo a San Pietroburgo. Le vedo nelle cittadine situate sulle rive dell'Amur e le vedo alla periferia di Vladivostok. Le vedo a Irkutsk sulle rive dell'Angara.
Le vedo a Novosibirsk, a Perm' e a Samara. Vedo i ragazzi russi che entrano a prendere i libri per studiare tutti imbacuccati. Vedo una lista infinita di romanzi in queste biblioteche pubbliche. Vedo una lista infinita di testi sconosciuti. Vedo gente della Jacuzia che ha imparato tutto in queste biblioteche pubbliche. Lo stesso vale per chi vive nella fredda Kamchatka...
Insomma un bel record...
"La Biblioteca perdurerà: illuminata, solitaria, infinita, perfettamente immobile, armata di volumi preziosi, inutile, incorruttibile, segreta."
- Jorge Luis Borges
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"Grazie per la lettura"
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Fonti:
Biblioteche pubbliche
So solo che Buenos Aires negli anni '60 aveva forse il più grande numero di biblioteche in una città... e tutto ciò non ha però impedito la Giunta Militare. A volte l'associazione tra cultura e civiltà è un tantino esagerato... Del resto, Copenhagen è piena di biblioteche e lettori, ma quanto viene originale da quelle parti? Per tacere di un rigurgito razzista
RispondiEliminaEcco un suggerimento su cui andrò a indagare...
EliminaBel il resto hai ragione
Madonna, e pensare che non davo una lira a quel popolo... :o
RispondiEliminaMoz-
La Russia, come ho scritto, e come è successo anche a me, si presta ai luoghi comuni. :-D
EliminaGrazie Moz
Il primo passo è averle le biblioteche. Ma il secondo è entrarci e prendere in prestito i libri...
RispondiEliminaEsatto, grazie Marco
EliminaInteressante
RispondiEliminaAlessia
Grazie Alessia
EliminaNon sapevo che fossi un viaggiatore, anche se lo avevo sospettato dal numero di lingue che conosci. Ottimo modo per perdere i pregiudizi!
RispondiEliminaNon ne conosco tante e che provo sempre a parlare come con chi mi trovo di fronte, anche se faccio figure!
EliminaE' una cosa che amo molto anch'io, avvicina le persone ed è sempre apprezzato. Tempo fa ero più timida, adesso mi butto. Vantaggi della maturità!
EliminaLo sono ancora timido, ma non me ne accorgo!
Eliminaciao Grazie
Articolo interessante e ben scritto (come al solito in quest'ottimo blog).
RispondiEliminaCari saluti,
Michele
sei davvero gentile Michele, grazie
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