Credo che il titolo del libro che più mi è passato sotto gli occhi in questi ultimi tempi è L'amica geniale di Elena Ferrante. Mi è capitato davanti un po' dappertutto. In televisione. Sui social. Sui giornali che mi sono capitati sottomano.
All'inizio pensavo di avere a che fare con la classica autrice del momento. La scrittrice che di colpo compare nel mondo dell'editoria, destinata a scomparire qualche bestseller dopo. Invece...
Mi sbagliavo. Mi sbagliavo eccome.
Attorno a Elena Ferrante c'è molto di più di un'amica geniale. Forse a contribuire a tutto questo c'è l'aurea misteriosa attorno all'autrice stessa.
Qualcuno dice che Elena Ferrante neppure esiste e si tratta semplicemente di uno pseudonimo. Pseudonimo e aurea misteriosa a parte, tuttavia, non si può non prendere in considerazione il peso che ha ormai assunto, tanto che qualcuno l'ha definita una delle personalità più influenti di questi ultimi anni.
Capite subito che sono un caso vergognoso in poche parole e dall'altro della mia ignoranza mi rendo conto che questo semplice post deve essere il punto di partenza per approfondire la conoscenza di questo personaggio che pare destinata non a scomparire ma bensì a lasciare una bella impronta nel panorama culturale mondiale.
Quindi se sapete qualcosa di più del sottoscritto fatevi avanti. Se avete letto i suoi romanzi fatevi sotto. Se sapete qualcosa della sua narrativa parlate.
Io, nel frattempo, mi posso impegnare nella ricerca di altre fonti che mi possono permettere di redigere un record culturale, visto le premesse non è da escludere che trovi qualcosa di interessante...
Naturalmente l'incipit del romanzo citato non può mancare.
Stamattina mi ha telefonato Rino, ho creduto che volesse ancora soldi e mi sono preparata a negarglieli. Invece il motivo della telefonata era un altro: sua madre non si trovava più.
"Da quando"?
"Da due settimane"
"E mi telefoni adesso?"
Il tono gli deve essere sembrato ostile, anche se non ero né arrabbiata né indignata, c'era solo un filo di sarcasmo. Ha provato a ribattere ma l'ha fatto confusamente, in imbarazzo, un po' in dialetto, un po' in italiano. Ha detto che s'era convinto che la madre fosse in giro per Napoli come al solito.
Elena Ferrante - L'amica geniale
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"Grazie per la lettura"
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Credevo che l'inchiesta riguardasse la sua identità... potrebbe essere un lui/lei/loro (perché escludere l'idea di un collettivo) napoletano, o campano, ci sono buone possibilità, ma non ho letto nessun suo libro né visto i film
RispondiEliminaBe' anche questo particolare sull'identità può servire come inchiesta
EliminaMai letta, ma sul mistero dell'identità mi sono venute subito alla mente le sorelle Bronte. Lì il vero nome era tenuto nascosto per altri noti motivi, ma così di pirmo acchito, ho pensato a loro. Facci sapere Ferruccio i misteri appassionano sempre, e forse lei o lui lo sa bene!! Un saluto
RispondiEliminaGrazie Anna, se riuscirò a sapere qualcosa in più ne farò un post
EliminaCiao Feri. Io li ho letti tutti e mi sono piaciuti. Descrivono bene un ambiente e un modo di vivere molto diverso da quello che è stato il nostro, molto radicato nella cultura del sud. Parlano di amicizia e di sogni adolescenziali legati anche al desiderio di una vita più facile e agiata. E poi c'è il mistero sull'autore: sarà una mossa strategica per incuriosire i lettori o altro? Scoprilo!
RispondiEliminaGrazie, lo scoprirò, o almeno cercherò di scoprirlo
EliminaHo letto "L'amica geniale" e non mi è venuta voglia di leggere i libri successivi. Non credo sia dovuto tanto alla qualità dell'autrice, quanto al tipo di ambientazione. Provo una certa avversione verso certi luoghi e periodi storici, e l'Italia delle due guerre mondiali ne è proprio un esempio. Però è anche vero che un autore, se mi piace, mi fa apprezzare qualunque cosa. Chissà se devo vergognarmi anch'io...
RispondiEliminaCapisco bene, io la stessa cosa la provo per il Risorgimento italiano
EliminaGrazie
Non ho mai letto nulla
RispondiEliminaAlessia
Non sei la sola
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